Di Francesco Camanzi – foto getty images
Primo verdetto ufficiale dell'ultima giornata di Round Robin. Novak Djokovic regola Tomas Berdych con un rotondo 6-2 7-6 e chiude in testa il Gruppo A. Questo risultato, diversamente dalla sciagurata consuetudine degli scorsi anni, ha un peso più che influente sull'andamento del girone. La vittoria del serbo, maturata per di più in due set, sgombra il campo da possibili dubbi, calcoli o, ancora peggio, magagne. Nole vince e, in un sol colpo, si prende primo posto del girone e semifinale che, verosimilmente, si giocherà con uno tra Ferrer e Del Potro. Tutt'altra storia rispetto a un eventuale scontro diretto contro Federer. Non solo. Con la vittoria maturata in un'ora e quaranta Nole ha fatto un favore ad Andy Murray, eliminando dai giochi Tomas Berdych che, per sperare in una qualificazione, avrebbe dovuto vincere almeno un set. Il secondo semifinalista del gruppo, dunque, sarà uno tra lo scozzese e Jo Wilfried Tsonga. Il vantaggio, però, è tutto per il campione degli US Open. Tsonga passa solo se vince in due set.
Partita a due facce quella tra Nole e Tomas. Il primo set è una formalità: il serbo sprinta, Berdych, come d'abitudine a inizio partita, arranca e sembra trascinare le sue lunghe leve sul cemento indoor della O2 Arena. Risultato: Nole si prende il set in poco più di mezz'ora con due break ben assestati in apertura. L'indolenza del ceco, però, è destinata ad avere vita breve. Novak piazza un break in apertura di secondo set che suona come una condanna, poi arriva la risposta di Berdych: controbreak, pugnetto di incitamento e fiducia apparentemente ritrovata. E' in questa circostanza che Novak dà un segnale di cedimento. Minimo, è vero, ma pur sempre di cedimento si tratta. Berdych capisce che è l'ultima occasione per centrare l'ennesima perla di una stagione comunque straordinaria (e all'appello manca ancora la Davis…) e prova il tutto per tutto. Ritrova la prima, ricerca gli angoli con più insistenza e pulisce le linee con le solite bordate di dritto. Nole si esalta in difesa e, come spesso accade, riesce a vanificare gli sforzi immani degli avversari con le sue corse furiose da una parte all'altra del campo. L'epilogo più corretto è il tie-break, sette punti thriller che nella maggior parte dei casi premiano il più freddo, il più presente e il più cinico dei due contendenti. E Novak, che di certo non fa difetto di coraggio, riesce nell'impresa di rimontare 3 Set Point al ceco e di chiudere 8-6, portando i suoi successi su Tomas a undici su dodici partite.
GRUPPO A
N Djokovic b. T Berdych 62 76(6)