Nessun problema per il numero 1 del mondo, che lascia appena cinque game a Kevin Anderson. Bene Roberta Vinci, mentre la Schiavone è l'ennesima vittima del virus.
Roberta Vinci è negli ottavi a Indian Wells

Di Cosimo Mongelli – 13 marzo 2012

C’era qualche aspettativa di troppo
, forse, per questo incontro dei sedicesimi di finale del Masters 1000 di Indian Wells. Da una parte Nole Djokovic, dall'altra Kevin Anderson. I favori del pronostico sono ovviamente tutti a favore del serbo, ma più di un addetto ai lavori vede nel sudafricano qualcosa di più di un semplice sparring partner.  Un piccolo vantaggio, in effetti, Kevin ce l’ha pure. Si presenta fresco come una rosa,  ha vinto senza nemmeno scendere in campo il suo incontro di secondo turno contro Kohlschreiber, una delle tante vittime mietute dal simpatico virus che sta falcidiando il torneo. La partita parte subito noiosa e senza sussulto alcuno. Si arriva al quinto game, 2 pari, servizio Djokovic. Sembra un game come un altro ma il serbo proprio non riesce a portarselo a casa. Anderson gli annulla 5  palle game, si procura pure una palla break, e solo dopo un quarto d’ora  interminabile di agonia Nole ha la meglio sull’ avversario e mantiene il servizio.  Ed è qui la chiave di volta dell’incontro. Perché da questo momento Anderson sembra essersi svuotato. Perde malamente il suo turno di battuta concludendo il game con un doppio fallo e il set si conclude due giochi più tardi, sempre con un doppio fallo, un’amara ciliegina sulla torta che toglie pure il pensiero a Djokovic di dover servire per il set.
 
Match finito dunque? Nole ci prova pure a renderlo più entusiasmante, commette un paio di sciocchezze forse distratto dalla noia e la calura, e concede una palla break. Ma nulla, Kevin non  ci crede più e forse non ci ha mai creduto. Al quinto game perde nuovamente il servizio e a quel punto nemmeno l’aiuto del virus può far cambiare l’esito dell’incontro.  Djokovic si ritrova immantinentemente sul 5 a 3. E se nel game precedente non sfrutta i primi due match point concessi gentilmente dall’avversario sul proprio servizio, non ha problemi a concludere il set e il match sul 6 a 3.  In poco meno di 1 ora e 40 minuti.
 
Sugli altri campi ci sono le nostre due italiane. Robertina Vinci e Francesca Schiavone. Vittoria di grande carattere per Roberta, che viene fuori con cuore e fortuna da una battaglia di oltre due ore e mezza controla Cibulkova. 67 60 64  il punteggio di un match che ha strappato molti applausi sullo sperduto campo n.7 dell’Indian Wells Tennis Garden. Con la Vinci in grado di recuperare dal 2 a 4 nel terzo, quando oramai sembrava partita persa. Negli ottavi, la tarantina se la vedrà con Maria Sharapova in un match quasi proibitivo. Sfortunata, invece , Francesca Schiavone. Che dura un set contro la Safarova, prima di arrendersi anche’essa (ultima di una lunghissima serie)  al virus. "Mi sono sentita male stanotte. Stamattina non stavo bene ma volevo comunque giocare. Non potevo continuare. Avevo mal di stomaco, mal di testa e sentivo i muscoli deboli".