In una intervista concessa a “La Gazzetta dello Sport”, il tennista serbo ha parlato della sua stagione e degli obiettivi del prossimo anno, dove vuole essere ancora competitivo
Un oro olimpico e una finale Slam, per la maggior parte dei giocatori sarebbe un bottino utile a rendere indimenticabile una stagione. Così non è se ti chiami Novak Djokovic, hai un palmares che vanta 24 titoli Slam e hai l’obiettivo di infrangere ogni record nel tennis. Il tennista serbo nel 2024 ha giocato e vinto meno rispetto gli scorsi anni, e ha anche perso la vetta del ranking ATP cedendo il passo a Jannik Sinner. Di questo e molto altro ha parlato in un’intervista concessa a “La Gazzetta dello Sport“, dove ha fatto il punto tra la stagione passata e quella che verrà, dove non ha certamente intenzione di darsi per vinto. “Sento però che posso ancora giocare ad alto livello. Nel frattempo, Sinner e Alcaraz si sono affermati come i due migliori giocatori al mondo, senza dimenticare Zverev. Tutti loro saranno i principali candidati per vincere gli Slam e gli altri titoli. Io, però, fisicamente e mentalmente sono pronto per giocare ancora il mio tennis, ho la sensazione di poter sfidare questi ragazzi, e la mia esperienza può tornare utile. Quindi l’anno prossimo giocherò più tornei e gli Slam in particolare saranno la mia priorità: darò il mio massimo per vincere“.
Non poteva mancare la domanda su Jannik Sinner, visti anche i continui paragone tra i due e l’implementazione nel team dell’altoatesino di Panichi e Badio, entrambi al servizio del serbo in passato. “Sinner me lo ricordo appunto quando aveva 14 o 15 anni e, già allora, ne parlavamo bene: si vedeva che avrebbe avuto una grande carriera, perché aveva già la giusta mentalità e la giusta concentrazione. Non mi sorprende vederlo oggi a questi livelli, avendolo seguito con attenzione in tutti questi anni, osservando il suo modo di giocare e di strutturarsi.” E parlando d’esperienza, Djokovic prova anche a consigliare Sinner per rimanere al vertice dopo esserci arrivato. “Ma in fondo siamo tutti diversi, in uno sport individuale. Per cui quello che funziona per me non è detto che possa andare bene per lui. Tuttavia mi sembra che Jannik abbia capito quello di cui ha bisogno. Il prossimo obiettivo sarà di individuare la formula giusta per investire al meglio nel suo corpo, per prevenire infortuni, rimanere sano, motivato e soprattutto appassionato dal tennis“.
Infine un commento più in generale sulla stagione del tennis italiano, visti i tanti successi in stagione dei singoli giocatori oltre che della nazionale in Coppa Davis e Billie Jean King Cup. “Impressionato dai risultati raggiunti, non solo dal tennis maschile ma anche da quello femminile. Il successo di oggi è la logica conseguenza di tutti gli investimenti fatti nei giocatori, negli allenatori, nei club. È la riprova che se investi nel modo giusto sul lungo periodo, alla fine vieni ripagato“