"E' stata la partita migliore nel torneo, sono molto soddisfatto. E' sempre dura giocare contro un francese su Philippe-Chatrier, i primi tre giochi sono durati quasi 25 minuti e sono stati duri. Sarà strano affrontare Nadal nei quarti di finale. Ma sto giocando il miglior tennis della carriera e mi sto divertendo molto”. Bastano e avanzano le parole di Novak Djokovic, a fine partita, per raccontare la sua prestazione, tanto mostruosa quanto di ordinaria amministrazione, contro Richard Gasquet. 6-1 6-2 6-3 e tutti a casa. I primi tre giochi, appunto. Gli unici e gli ultimi giocati alla pari. Culminati nella resa, alla decima palla break concessa, sull'1 pari. Quando Gasquet, oltre al servizio, cede e depone anche le armi. Senza più dare segni di vita. Nole sin dall'inizio mette subito le cose in chiaro. Sciorina tutto il suo repertorio, regalandosi financo qualche eccesso. Il cross di rovescio, sempre cinico e impeccabile. La ricerca continua della smorzata, quasi un invito a nozze al cospetto di un Gaquet relegatosi, con ostinazione e pochezza tattica, a sussurrare ai teloni. E portato inevitabilmente a sfiancarsi e svuotarsi. Primo set portato a casa fischiettando per Nole. Ma molti, forse troppi, sono i demeriti del francese. La miseria di quattro vincenti. La percentuale del 17 % con la seconda palla, roba da circuito WTA.
EFFIMERA ILLUSIONE NEL TERZO SET
Un tappeto steso sul quale il serbo non può che passeggiare fischiettando. Finito male il primo parziale per Gasquet, con un solo game in saccoccia, inizia peggio il secondo. Perde il servizio alla prima occasione e non ha nemmeno la forza e l'entusiasmo di approfittare della distrazione di Djokovic, già con la testa alla sua parca cena salutista. Dispone di due palle break sullo 0 a 2, ma le lascia sfumare come non ci fosse un domani. E si arena, sino al termine del set, con l'amaro calice di soli due game. Il terzo e ultimo set si gioca per pura accademia. Ed è l'occasione migliore, e più facile, per Riccardino Cuor di Telone per esprimere almeno l'ombra del suo enorme e calpestato talento. Quale scenario più adatto, con Nole a pochi punti dalla stretta di mano, per regalare al pubblico, demotivato e affranto, almeno un minuto di beatitudine? Novak serve sul 4 a 2 e quasi stupito subisce l'onta della derisione su un paio di rovesci da spot pubblicitario. Arriva addirittura il break, per Richard. C'è persino qualche sprovveduto che si illude, in tribuna. Ma il contentino è stato concesso. Nel game successivo, Nole rimette le cose in chiaro. Si procura tre palle break, riottiene il maltolto e poi mette la parola fine ad un incontro forse troppo facile e troppo impari per essere vero. Nole affronterà Nadal nell'incontro più atteso dell'anno. Richard da affrontare non ha più nulla. Sulla via dei 29 anni è forse ora di accettare, che tra i migliori non ci sarà mai posto per lui.
ROLAND GARROS 2015 UOMINI – Ottavi di Finale
Novak Djokovic (SRB) b. Richard Gasquet (FRA) 6-1 6-2 6-3
Rafael Nadal (SPA) vs. Jack Sock (USA) 6-3 6-1 5-7 6-2
Andy Murray (GBR) vs. Jeremy Chardy (FRA) 6-4 3-6 6-3 6-2
David Ferrer (SPA) vs. Marin Cilic (CRO) 6-2 6-2 6-4
Kei Nishikori (GIA) b. Teimuraz Gabashvili (RUS) 6-3 6-4 6-2
Jo Wilfried Tsonga (FRA) b. Tomas Berdych (CZE) 6-3 6-2 6-7 6-2
Stan Wawrinka (SUI) b. Gilles Simon (FRA) 6-1 6-4 6-2
Roger Federer (SUI) b. Gael Monfils (FRA) 6-3 4-6 6-4 6-1
Djokovic illumina l’ombra di Parigi
Un Nole quasi imperiale riduce Gasquet a comparsa. Da “Cuor di Leone”, Riccardino è rapidamente diventato…cuor di telone. L'equilibrio dura tre game, poi è un monologo del serbo, che sarà (nettamente?) favorito contro Nadal.