Djokovic vince il suo primo Roland Garros superando in rimonta Murray, 3-6 6-1 6-2 6-4 e conquista il 12° Slam, 4° consecutivo. La caccia al Grand Slam è ancora aperta. Una finale, non esaltante, iniziata male per il serbo ma finita in crescendo … da Parigi, ALESSANDRO TERZIANI

da Parigi, Alessandro Terziani – foto Getty Images

 

L’indiscusso numero uno mondiale Novak Djokovic supera in finale il numero due Andy Murray e conquista per la prima volta, dopo tre finali perse, il Roland Garros, l’unico Slam che ancora mancava alla sua ricca bacheca. Con 12 Slam supera due leggende come Laver e Borg e appaia Emerson nel quarto gradino della classifica “all-time”, dietro solo a Federer (17), Sampras e Nadal (14). Djokovic diventa l’ottavo giocatore nella storia a completare il Career Grand Slam dopo Agassi, Budge, Emerson, Federer, Laver, Nadal e Perry. Terzo giocatore di sempre, dopo Budge e Laver, a vincere quattro Slam consecutivi.

 

I precedenti con lo scozzese erano nettamente favorevoli al serbo (23-10), ma Murray l’aveva battuto a Roma solo due settimane fa. Inoltre lo scozzese negli unici due Slam vinti, Us Open 2012 e Wimbledon 2013, aveva battuto proprio Djokovic in finale.

 

L’incontro si è aperto con un immediato break a zero a favore di Djokovic che ha realizzato due vincenti con altrettante smorzate. Poi il buio. Murray, mette a segno addirittura 16 dei 20 punti successivi e si porta avanti 4-1. Il serbo è molto teso e commette troppi errori. Murray comanda agevolmente gli scambi. Lo scozzese serve per il primo set sul 5-3. Sul 15-0 viene chiamato un over rule su un servizio chiamato fuori. Djokovic pretende di ripetere il punto ma l’arbitro concede il 15 a Murray. Il serbo protesta e il pubblico prende le sue parti con oltre un minuto di ululati che impediscono la ripresa del gioco. Lo scozzese porta a casa il set ma qualcosa è cambiato. Djokovic sente per la prima volta il pubblico a proprio favore. Murray si innervosisce.

 

Lo scozzese ha subito una palla break nel primo gioco del secondo set. Ma incredibilmente finisce a questo punto la partita di Murray che esce clamorosamente di scena. Nel gioco successivo regala il break con un doppio fallo e sul 4-1 ne concede un secondo. In poco più di mezz’ora Djokovic riequilibra il conto dei set.

 

Si rivede il Robonole, il giocatore che sta dominando la scena da un paio di anni. Murray appare sfiduciato e impreca contro tutto il mondo. Lo scozzese perde sempre più terreno e Djokovic domina gli scambi. Micidiali le improvvise smorzate del serbo, 17 in tutto il match. Con un doppio break scivola via veloce anche il terzo set.

 

Un nuovo  doppio break per Djokovic nel quarto set uccide l’incontro. Il serbo va a servire per il match sul 5-2 ma improvvisa arriva la paura di vincere. Il braccio del numero uno mondiale si blocca e concede il break a Murray che si riavvicina sul 4-5. Djokovic serve nuovamente per il titolo ma occorrono ben 3 match point per poter esultare. L’ultimo scambio è infinito, 20 colpi, ma alla fine è Murray a mettere il rovescio in rete. Dopo 3 ore e 3 minuti, Djokovic è il nuovo campione del Roland Garros.

 

Una finale molto deludente dove in ogni sua fase c’è stato un solo giocatore in campo, Murray nel primo set e Djokovic negli altri tre set.

 

La premiazione ha portato un po d’Italia in campo con Adriano Panatta, festeggiato per i 40 anni dal suo trionfo parigino nel 1976, che ha consegnato la Coppa dei Moschettieri a Djokovic.

 

Il  campione serbo è ora a metà del guado per compiere il Grand Slam, impresa che ha sfiorato nel 2011 e nel 2015 con tre Major vinti, 47 anni dopo Rod Laver.  

 

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Finale

Djokovic b. Murray 3-6 6-1 6-2 6-4