Djokovic supera Isner, Murray liquida Berdych. Il serbo cerca il tris … di FEDERICO MARIANI

di Federico Mariani – foto Getty Images

 

Saranno ancora Novak Djokovic ed Andy Murray a contendersi il titolo. I due, che nel 2015 si sono già affrontati nella finale di Melbourne e nella semifinale di Indian Wells di pochi giorni fa, disputeranno per la terza volta l’atto conclusivo di Miami uno contro l’altro. Lo scozzese cerca la doppia cifra nei Masters 1000 alla tredicesima finale. Djokovic, invece, gioca per la storia cercando di riuscire in un’impresa senza precedenti: incamerare per più di due volte la doppietta Indian Wells-Miami in back to back.

 

Nei loro rispettivi match di semifinale Andy Murray ha battuto in due set Tomas Berdych pareggiando il conto dei precedenti col ceco (ora 6-6). Buonissima la prova per il britannico, deludente quella del numero 9 del mondo dal quale era lecito attendersi di più. I due parziali coi quali Murray si porta in finale sono identici sia nel punteggio che nella dinamica. Si parte con tre break consecutivi, di cui due piazzati da Murray. Lo scozzese riesce ad amministrare sempre in modo impeccabile lo scambio, riuscendo a trovare variazioni che mandano in difficoltà Berdych. Nonostante un rendimento deficitario con la seconda di servizio, a sostenere lo scozzese ci pensa il 77% di prime palle in campo dal quale trae otto volte su dieci il punto. Dopo aver accumulato il vantaggio del break, Murray, nel primo così come nel secondo set, non ha alcun tipo di problema a chiudere entrambe le frazioni al decimo gioco, staccando così il pass per la finale.

 

Nella seconda semifinale Novak Djokovic si sbarazza di John Isner in due set e un’ora e mezza di gioco. E’ straripante il serbo ed il punteggio (7-6 6-2) è addirittura penalizzante nei suoi confronti. Porta l’americano per ben tre volte ai vantaggi nel primo set e sul 6-5 sciupa l’unica palla break del set, che peraltro era un setpoint. Al tie break il serbo domina: mette a segno il minibreak nel terzo punto, scappa fino al 5-1 che diventa poi 7-3.
 

Nel secondo set il rendimento in risposta di Djokovic contro il miglior servizio del mondo è quasi mortificante. Nole fa l 70% dei punti sulla seconda di servizio di Long John, numeri da capogiro. Il miglior giocatore del mondo è il primo a breakkare Isner qui a Miami, dove prima di lui avevano fallito avversari quali Dimitrov, Raonic e Nishikori. Il serbo lo fa addirittura per due volte di fila, palesando una superiorità totale.

 

Con una prestazione deluxe alla risposta Djokovic si guadagna l’accesso alla sesta finale a Miami dove è a caccia del pokerissimo. Per il serbo, inoltre, sarà la trentaduesima finale a livello Masters 1000, la numero 74 in totale. Come detto in apertura, cerca per la terza volta l’accoppiata Indian Wells-Miami. Nel mese di marzo è sostanzialmente imbattibile da due anni. I precedenti con l’amico recitano 17-8 pro Djokovic, ma è giusto ricordare come il serbo abbia vinto ben nove delle ultime dieci sfide. Non sarà per nulla facile per Murray fermare questo Djokovic.