Il campione serbo in conferenza stampa ha parlato di come il tennis dovrebbe provare a intrattenere le nuove generazioni, avanzando alcune idee piuttosto stravaganti
Il tennis è in continua espansione a livello globale, sempre alla ricerca di nuovi mercati in cui approdare e cercando lì dove è possibile di abbracciare una fetta sempre più grande della popolazione mondiale. Se su larga scala questo avviene piuttosto facilmente, un problema che sembra non trovare soluzione è far avvicinare le nuove generazioni, complice anche una durata degli incontri che – soprattutto a livello Slam – non si sposa con la frenesia e la continua voglia di intrattenimento che caratterizza i più giovani. Sull’argomento si è espresso anche Novak Djokovic, nella conferenza stampa realizzata al termine del match vinto contro Tomas Machac. In un discorso più ampio circa la possibilità di concedere o meno al pubblico di parlare tra un punto e l’altro, il tennista serbo ha voluto portare una riflessione circa alcune idee che potrebbero aumentare l’appeal del tennis nei confronti delle generazioni più giovani. “Credo sia giusto provare a raggiungere i più giovani, e penso che per fare questo ci sia bisogno di più intrattenimento in campo. Perché non considerare, per esempio, la possibilità di inserire qualcosa tra un set e l’altro, così come avviene nell’NBA o nel SuperBowl. Magari delle ballerine che possano coinvolgere il pubblico, a noi darebbe qualche minuto in più per rilassare i nervi e aumenterebbe la componente di divertimento in uno sport ancora molto integralista“.
Certo fa sorridere, o forse rabbrividire, l’idea di vedere un corpo di ballo che danza sui sacri campi dell’All England Club, e lo stesso Djokovic ne è consapevole. “Certo a Wimbledon non cambierei molto, perchè è qualcosa di unico, ogni cosa è sintomo di classe ed eleganza. Ma pensando agli US Open voglio dire, in America sanno bene che cos’è l’intrattenimento“.