Da Londra, Marco Caldara – Foto Getty Images
Ancora una vittoria in tre set, al termine di una prestazione non eccezionale, ma quello che contava era solamente raggiungere la semifinale. E Novak Djokovic ce l'ha fatta, superando Juan Martin Del Potro con il punteggio di 6-3 3-6 6-3, nel match fra i due giocatori più 'caldi' in quest'ultima fetta di stagione. Non è stata una gran partita, con complessivamente più errori gratuiti che colpi vincenti, e Djokovic (curiosamente tradito più volte dal rovescio che dal diritto) bravo ad approfittare dello scarso rendimento del rivale con la seconda di servizio. Del Potro ha vinto appena il 48% dei punti in cui non ha servito la prima palla, mentre il serbo addirittura il 70%, confermando la statistica che, nel 2013, lo vede come il migliore del circuito da questo punto di vista.
A far la differenza, un break per ogni set, sempre nel sesto gioco. Ma se nel set vinto da Del Potro, il serbo non ha avuto occasioni (subendo il break a causa di un nastro beffardo), l'argentino può invece recriminare per le quattro palle-break mancate fra primo e terzo set. In entrambe le frazioni, infatti, è stato lui ad avere per primo la possibilità di allungare, ma dopo aver mancato due palle-break nel game d'apertura, e altrettante sull'1-1 del set decisivo, non è più riuscito a rendersi incisivo sul servizio dell'avversario. Due occasioni, quelle nel terzo, che se convertite avrebbero probabilmente regalato un epilogo diverso al set decisivo. Ma Djokovic le ha salvate entrambe, e da quel momento ha inserito il pilota automatico, allungando nel sesto gioco e correndo veloce verso la sua 70esima vittoria stagionale, la 19esima consecutiva dopo la sconfitta nella finale degli Us Open.
Un grandissimo ruolino di marcia che gli ha permesso di vincere i tornei di Pechino, Shanghai e Bercy, di dare due punti decisivi alla Serbia nella semifinale di Coppa Davis col Canada, e garantirsi il passaggio in semifinale, da primo del girone, con una giornata d'anticipo. La sua vittoria di stasera, inoltre, ha reso ufficiale l'eliminazione dalle Atp Finals di Richard Gasquet (che chiuderà sfidando proprio il serbo), ma soprattutto permetterà a Federer e Del Potro di essere gli unici responsabili del proprio destino. I due si affronteranno sabato, in una sfida da dentro o fuori: chi vince va avanti, chi perde saluta il torneo. L'epilogo migliore per il girone più equilibrato del torneo.
Twitter:@MarcoCaldara