Dopo il successo al Master 2008, Djokovic conferma di trovarsi a suo agio in Oriente. Da lunedì prossimo tornerà al 3° posto del ranking…
di Giorgio Spalluto – foto Getty Images

Magari non sarà quello spumeggiante della vittoria degli Open di Australia 2008, resta il fatto che Novak Djokovic riesce quasi sempre a giungere nelle fasi finali dei tornei cui prende parte, approfittando spesso e volentieri delle debacle altrui per portarsi a casa il titolo. Non a caso, quella che ha giocato a Pechino è stata l’ottava finale del 2009 per il serbo, che guida la classifica dei plurivincitori dell’anno, con i suoi 63 successi colti nel 2009. Battendo Cilic in finale (62 76) Nole ha festeggiato nel migliore dei modi il ritrovato 3° posto nel ranking (a partire da lunedì 19 ottobre) ai danni di Murray che non potrà difendere questa settimana a Shanghai, i 1000 punti del vecchio Master Series Madrid, sostituito quest’anno proprio dal “Master 1000” cinese.
Il "China Open 2009" poteva vantare la partecipazione di ben 11 giocatori dei primi 20 del ranking ATP. C’era molta curiosità per il ritorno alle competizioni del numero due mondiale, Rafa Nadal, reduce da un periodo di riposo forzato a causa di dolori agli addominali, e dalla batosta subita da Juan Martin Del Potro a Flushing Meadows. Lo spagnolo, vincitore nel 2005 a Pechino dove si laureò campione olimpico nel 2008, ha faticato non poco nei primi 2 turni per avere la meglio di Baghdatis e Blake, battuti entrambi al termine di 3 combattutissimi set. L’agevole successo ai danni di Safin, nei quarti di finale, aveva illuso i tifosi del maiorchino che, in semifinale, è stato spazzato via dai colpi di straordinaria potenza e precisione di Marin Cilic. Il croato, che a New York si era reso protagonista di un altro “upset” eccellente ai danni di Andy Murray, ha dunque confermato di attraversare un ottimo momento di forma, mostrando però in finale tutta l’inesperienza dei suoi 21 anni appena compiuti. In finale contro Djokovic, infatti, dopo un inizio promettente, ha patito oltremodo la lunga pausa dovuta alla pioggia, sul 2-2 del primo set, subendo alla ripresa del gioco un parziale di 4 giochi a zero. Nel secondo set, il croato è stato per ben 3 volte avanti di un break e, in 2 occasioni ha avuto l’opportunità di servire per il set. Djokovic, dal canto suo, ha avuto il merito di non dare ritmo al suo avversario che male ha digerito le continue variazioni del serbo, vincitore del tiebreak del secondo set col punteggio di 7-4.

Per Nole si tratta del 3° titolo del 2009 (dopo Dubai e Belgrado), il 14° della sua giovanissima carriera che lo ha visto cogliere sempre nella Repubblica Popolare Cinese, la Masters Cup 2008 e la medaglia di bronzo olimpica. E chissà che questa settimana a Shanghai, contumaci Federer e Murray, non gli riesca un clamoroso bis.

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Gli highlights della finale tra Djokovic e Cilic