Più di due ore di lotta e il n.1 del mondo Novak Djokovic lascia il torneo. A batterlo uno straordinario Berdych. Mentre continua la sorprendente marcia del n.36 Atp Benoit Paire che oggi ha ridicolizzato Granollers … da Roma, MAX GRASSI

dal nostro inviato a Roma, Max Grassi – foto Getty Images

Sono le 16:33 di un venerdì 17 romano quando, dopo 2h 21' di lotta, il due volte campione degli Internazionali d'Italia (2008-2011) Novak Djokovic lascia il torneo. Ad eliminarlo (2-6 7-5 6-4) un super Berdych capace di rimontare da uno svantaggio di 2-6 2-5, vincere il secondo parziale e poi anche il terzo sostenuto da un servizio devastante e da due fondamentali di rara potenza. Così, quando al 4° match point arriva l'ace decisivo, Tomas può sfogare tutta la sua frustrazione dopo aver perso quasi tutti i confronti diretti con Djokovic (1-16 con un unico successo a Wimbledon nel 2010) e lo fa scaraventando la tradizionale pallina che aveva nel taschino al cielo.

Se serve una prova della potenza che è capace di esprimere il 27enne ceco, ebbene sappiate che la sua palla è finita fuori dallo stadio Centrale… solo chi è stato nell'enorme catino può apprezzare il gesto, degno dei migliori fuori-campo dei campioni di baseball.

C'era molta attesa alla vigilia di questo match, più che altro per vedere se il Big Jim ceco sarebbe riuscito a contenere la buona vena sul mattone tritato di Djokovic, reduce dall'aver vinto a Monte-Carlo in finale sul cannibale Nadal.

Tanta delusione nelle parole del numero uno del mondo: "Ho spinto, lui ha tanta potenza, specialmente col servizio. Quando il tuo avversario serve così è difficile fare break. Gli ho dato la partita perché ero avanti 6-2 5-2".

Il pubblico romano non era abituato a vedere Novak costretto a remare a pochi passi dal telone di fondocampo, incapace di uscire dalla morsa terribile dei colpi del ceco; che aveva sempre i piedi ben piantati sulla riga di fondo dettando il ritmo dello scambio.

"Per me è incredibile – ha detto a fine match Tomas Berdych – aver vinto contro Djokovic. Ho interroto una lunga serie negativa. E' forse la partita più bella della mia vita. Ho deciso di cambiare la racchetta sotto 3-5 nel secondo set e questo mi ha aiutato…". Ora Berdych se la vedrà con il vincente tra Nadal e Ferrer.

Nel match d’apertura di giornata, sulla SuperTennis Arena, era in programma il quarto di finale unseeded (i due non sono teste di serie qui a Roma) tra Benoit Paire e lo spagnolo Marcel Granollers. Sullo stato di grazia del 24enne di Avignone ci eravamo già espressi ieri quando aveva vinto un match spettacolare contro il top 10 Juan Martin Del Potro. Oggi la partita non c’è stata, Paire ha demolito lo spagnolo, n. 37 del ranking Atp, una sola posizione più bassa del rivale, 6-1 6-0 in 57 minutigiusto in tempo per non pagare la seconda ora, come dicono i battutari qui a Roma.

Alla fine, al nostro taccuino, non è rimasto che registrare l’urlo di frustrazione di Granollers per un match che non è mai cominciato e la consistente ispirazione del talento francese che domani potrebbe confrontarsi con il Maestro Roger Federer, in un match che si preannuncia molto divertente.

Prima semifinale in carriera in un Masters 1000 per Benoit Paire che non ha mai vinto un torneo Atp (una sola finale persa quest’anno a Montpellier contro il connazionale Gasquet), ma è reduce dal successo di due settimane fa nel Challenger di Le Gosier contro Stakhovsky.

Ricordiamo che, per avere l’onore di giocare sul campo Centrale di Roma, Paire ha dovuto battere Juan Monaco (7-6 1-6 6-4), Julien Benneteau (6-7 6-4 7-6), poi ieri la sua prima vittoria contro un top 10, Juan Martin Del Potro, dopo 11 sconfitte per 6-4 7-6.