Il serbo si fa male alla caviglia nel terzo game contro Querrey, ma poi si rialza…e corre. Da valutare l’entità dell’infortunio. Serbia in semifinale col Canada: sarà un mezzo derby.
Gioia incontenibile per il team serbo: in semifinale ospiteranno il Canada
Di Gianluca Roveda – 8 aprile 2013
Dopo aver letto il risultato di Djokovic-Querrey (7-5 6-7 6-1 6-0 per Nole e Serbia in semifinale di Davis), chi ha visto il suo infortunio alla caviglia nel terzo game…avrà pensato a una sceneggiata degna di Mario Merola. La verità sta nel mezzo. La storta c’è stata e le riprese televisive lo provano. Tuttavia, con un forte antinfiammatorio e il sacro fuoco dell’amor patrio, Nole è riuscito a giocare e vincere una partita fondamentale: sul 2-2, Viktor Troicki non sarebbe stato favorito contro John Isner. In questi casi, dopo il dolore iniziale, a caldo si riesce a giocare sull’infortunio. I problemi arrivano dopo. E’ quindi probabile che il serbo abbia bisogno di qualche giorno di stop. Si sottoporrà a una radiografia poi valuterà se giocare o meno a Monte Carlo. Per Zeljko Franulovic, già orfano di Federer, sarebbe un colpo durissimo. L’ultima giornata di Stati Uniti-Serbia, dopo l’epica vittoria di Ziminjic-Bozoljac, verrà ricordata per la storta subita da Djokovic sull’1-1 e 30-40. Nel ricadere a terra dopo aver colpito un dritto, ha messo male il piede destro ed è finito per le terre. Ricondotto al suo angolo, aveva seri problemi nell’appoggiare il piede a terra. Lo hanno curato a tempo di record ed è tornato in campo.
Onestamente, non sembrava particolarmente condizionato. E’ volato sul 3-1, si è fatto riprendere ma è riuscito a vincere il set al dodicesimo game. Nel secondo c’è stata una battaglia furente, ed in effetti i movimenti del serbo sembravano condizionati dal timore di farsi male alla caviglia. I due sono arrivati al tie-break, e un dritto in rete ha rimesso il match in parità. Ci si poteva aspettare di tutto, ma anche l’americano aveva un problema fisico. Gli faceva male il pettorale destro, vicino alla spalla. Ergo: problemi al servizio, la cui velocità è scesa del 20%. In altre parole, tirava solo seconde palle. Per Djokovic è stato un gioco da ragazzi umiliare l’americano, privo della sua arma principale. Una volta che gli antidolorifici hanno fatto effetto il serbo ha dilagato, concedendosi un cappotto nel set decisivo. “Spero di non aver peggiorato la situazione – ha detto il n. 1 – adesso ho qualche giorno prima di iniziare la stagione sulla terra battuta. Non mi ero mai storto la caviglia in questo modo. Ho preso antinfiammatori molto forti che mi hanno permesso di giocare bene nei momenti importanti. Se non fosse stata la Coppa Davis, non so se avrei continuato. In effetti, la prima ora e mezza è stata molto dura”.
Caviglia a parte, la Serbia merita un posto in semifinale (è la terza volta nelle ultime quattro edizioni), ma la novità è che si è trattato di un successo di squadra: è vero che Nole ha portato a casa due punti, ma l’apporto di Zimonjic e Bozoljac è stato super-importante. Da non sottovalutare anche gli sforzi di Troicki, che in qualche modo hanno provato Querrey in vista del terzo match. In semifinale, la Serbia avrà il vantaggio di giocare in casa contro il Canada (la sede è stata stabilita dal sorteggio a inizio anno). Dovrebbe essere un impegno piuttosto semplice, soprattutto se dovessero scegliere la terra battuta. Curiosamente, sarà un mezzo-derby: Daniel Nestor è nato a Belgrado, mentre Milos Raonic a Podgorica, in Montenegro, paese che si è staccato politicamente dalla Serbia soltanto qualche anno fa.
STATI UNITI – SERBIA 1-3
Novak Djokovic b. John Isner 7-6 6-2 7-5
Sam Querrey b. Viktor Troicki 7-6 3-6 4-6 6-1 6-4
Ilija Bozoljac-Nenad Zimonjic b. Bob Bryan-Mike Bryan 7-6 7-6 5-7 4-6 15-13
Novak Djokovic b. Sam Querrey 7-5 6-7 6-1 6-0
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