Da Melbourne, Alessandro Terziani – foto Getty Images
Non è bastata una buona prestazione ad Andreas Seppi (n.29) per interrompere la sequenza di 11 sconfitte con il numero uno Novak Djokovic. In una Margaret Court Arena stracolma il campione serbo ha impiegato tre set e 2 ore e 21 minuti per superare l’azzurro che meritava di portare a casa almeno un set.
L’avvio è scoraggiante con Seppi penalizzato dal servizio che non riesce a conquistare il campo e subisce troppo il pressing di Djokovic. L’altoatesino cede due volte il servizio e il set scivola via veloce per il serbo in soli 25 minuti. C’è il concreto timore di una disfatta.
Nel secondo set Seppi sale decisamente di livello grazie al ritrovato servizio che gli consente di prendere sovente l’iniziativa nello scambio. L’azzurro riesce finalmente a spostare Djokovic e ad aprirsi il campo per poi tirare il vincente. Sul 3-2 Seppi ha l’unica chance del set di strappare il servizio al serbo, ma non la concretizza. Djokovic, con il cinismo che contraddistingue i campioni, sfrutta invece la prima palla break sul 5-5 che lo porterà a chiudere il set nel gioco successivo.
Il terzo set prosegue sulla falsariga del primo, con intensi scambi da fondo che appassionano il pubblico. Seppi spreca due palle break consecutive sul 2-1, le ultime. Al servizio l’azzurro non concede nulla e si giunge al tie-break. Djokovic si porta sul 4-2 ma un grande Seppi infila 4 punti consecutivi conquistando due set point, 6-4. Il serbo annulla il primo al termine di un grande scambio. Il secondo è giocato malamente da Seppi che affossa in rete il rovescio. Djokovic decide che è l’ora di chiudere e infila i due punti successivi, 8-6.
Con l’uscita di Seppi non abbiamo più azzurri in gara nei singolari dopo soli cinque giorni di gara. Una spedizione australiana deficitaria a cui non eravamo più abituati da diversi anni.
Djokovic b. Seppi 6-1 7-5 7-6 (6)
