Con un post pubblicato su Facebook, il serbo informa di essersi sottoposto a un “piccolo intervento medico” al polso. “Volevo rientrare a tutti i conti in Australia, ma sapevo che al rientro avrei tentato diverse soluzioni”. Nessun dettaglio sulla tipologia di operazione o sui tempi di recupero.

Se davvero voleva mantenere il riserbo, Novak Djokovic avrebbe avuto vita più facile una ventina d'anni fa. Oggi, tra macchine fotografiche incorporate anche nel più economico dei telefonini e l'orda dei social network, era davvero complicato tenere segreta la visita presso la Rennbahnklinik di Muttenz, Svizzera, centro super-specializzato nell'ambito della medicina sportiva. La foto che lo ritraeva con una mano fasciata ha fatto il giro del modo. Per questo, una dozzina d'ore dopo ha scelto i suoi canali social per comunicare che sì, in effetti si è sottoposto a una piccola operazione. Erano le 23.33 di venerdì, quando i suoi (oltre) 7 milioni di fans su Facebook hanno letto il seguente messaggio.

“Ehi ragazzi, vi devo alcune notizie sul mio processo di recupero. Convivo con questo infortunio da un paio d'anni, periodo in cui ho visto molti medici. A dire il vero c'erano molte opinioni, diagnosi e suggerimenti diversi… non è stato facile scegliere cosa fare e quale strada percorrere. L'anno scorso mi sono preso 6 mesi di pausa sperando di tornare completamente recuperato, ma sfortunatamente ho sentito ancora dolore. La competizione mi mancava davvero, era nel mio sangue e ho voluto provare a giocare l'Australian Open. Ad ogni modo, ero d'accordo con il mio team che avrei provato diverse cose al rientro dall'Australia. Qualche giorno fa ho accettato di sottopormi a un piccolo intervento medico al gomito. Adesso sembra che io sia sulla buona strada per un completo recupero. È un bel viaggio, devo dire. Sto imparando molto e per questo ne sono grato. Mi sono sempre preso cura del mio corpo e ho cercato i metodi più naturali per guarire, e il mio corpo mi ha premiato con alcune grandi stagioni nel tour. Sono molto positivo ed entusiasta di procedere con il recupero, in modo che io possa tornare nel luogo che amo di più: il campo da tennis. Vi terrò aggiornati e grazie per il vostro sostegno”

NESSUN DETTAGLIO
In queste righe, Novak non si è sbottonato né sulla tipologia di intervento (anche se lo ha definito “piccolo”) né sui tempi di recupero, ciò che preme davvero i suoi sostenitori. “Piccolo intervento medico” può significare molte cose, da uno stop di poche settimane a uno piuttosto lungo. Quel che è certo, tuttavia, è che questo problema ha definitivamente segnato un solco: non c'è più continuità col Djokovic del passato. Quando tornerà, nella speranza che il fisico sia a posto, per lui sarà una seconda carriera. Ed è impossibile, a oggi, prevedere se sarà all'altezza della precedente. Curiosamente, la notizia dell'operazione arriva nello stesso giorno in cui l'ufficio stampa del distributore italiano di Lacoste ha diffuso il comunicato in cui presenta la nuova linea pensata per il campione serbo, sia con i completi da gioco che gli abiti casual. Non resta che augurarsi che la coincidenza gli porti fortuna e Nole si riprenda il prima possibile, se possibile al 100%.