Da Melbourne, Alessandro Terziani – foto Alessandro Terziani
Un timido sole, con temperature primaverili intorno ai 20°, allieta la prima giornata degli Australian Open.
Tre italiani in programma sul periferico court 5, uno dei più piccoli. Tre file di seggiolini dietro l'arbitro, tre dalla parte opposta. Se ci togliamo gli occhiali tricolore, in effetti, non sono incontri di cartello.
La prima azzurra a scendere in campo è Karin Knapp contro l'altra qualificata Maria Joao Koehler.
Complice anche il vento, le due giocatrici servono in modo disastroso. Saranno ben 14 i break in 27 giochi disputati. L'italiana ha una palla decisamente più pesante della minuta mancina portoghese. Entrambe sono molto più precise con il rovescio bimane. Molti i 'gratuiti', soprattutto con il diritto. L'italiana sembra più preoccupata di tirare più forte possibile che di impostare uno schema di gioco. Primo set all'azzurra, secondo e terzo alla portoghese in due ore e mezzo di gioco. Koehler b. Knapp 3-6 6-3 6-3
Nulla da fare per Cipolla contro Kamke. Il tedesco, giocatore minuto come il nostro, è andato a nozze con la palla senza peso del romano. Kamke ha sempre comandato il gioco con accelerazioni continue, difficilmente definitive, che hanno fatto macinare chilometri a Cipolla. Tallone di Achille per l'italiano è stato ancora il servizio, assolutamente insufficiente a certi livelli.
Dopo aver perso nettamente il primo set, Cipolla si è divorato un vantaggio di 4-1 nel secondo, per poi cedere di schianto anche la terza frazione di gioco in poco meno di due ore di gioco. Kamke b. Cipolla 6-1 6-4 6-1