di Daniele Rossi – foto Getty Images
Che Julien Benneteau contro Federer si sappia esaltare si sapeva. Come si sapeva che il francese nei tornei indoor si trasforma e che a 31 anni per Roger sarà impossibile tenere quella incredibile continuità di rendimento a cui ci ha abituato nelle ultime stagioni. La vittoria odierna di Benneteau però è comunque da ascrivere al capitolo sorprese, soprattutto per come è maturata: 6-3 7-5 in un'ora e 23 minuti di gioco.
Federer, che nei due turni precedenti aveva passeggiato, parte male perdendo subito il servizio. Riesce a recuperarlo e ad impattare sul 2-2, ma nei suoi turni di battuta continua a faticare terribilmente. La naturale conseguenza è il break per Benneteau sul 3-3, che sale 5-3, per poi chiudere con un altro break in suo favore. Pessimo primo set dello svizzero, insufficiente al servizio e falloso in tutti i fondamentali, sorpreso da un Benneteau sempre aggressivo e capace di anticipi spaventosi.
Il secondo set prosegue sulla falsariga del primo. Il numero 39 del mondo breakka l'avversario nel quarto gioco e sale sul 4-1. Federer però reagisce d'orgoglio, sostenuto dal pubblico olandese, ovviamente tutto per lui. Roger recupera lo svantaggio e rimonta fino al 4-4.
Il turning point si ha sul 5-5, quando il francese è freddo e bravo ad annullare tre palle break che farebbero girare la partita. Svanita l'occasione, nel game successivo Federer rimonta da 0-30, ma i tre punti successivi sono tutti di Julien, che può festeggiare dopo un rovescio in corridoio dello svizzero.
Prestazione davvero sottotono di Roger, che ha mancato totalmente al servizio (56% di prime in campo, 33% di punti vinti con la seconda e ben cinque break concessi). Male anche con i colpi a rimbalzo e in generale con un atteggiamento un pò troppo svagato.
Nulla di tragico, ma comunque una delusione, visto che era anche campione in carica.
Dall'altra parte, prestazione impeccabile di Benneteau, che quando vede Federer dall'altra parte della rete si trasforma. A Wimbledon aveva sfiorato l'impresa, questa volta l'ha centrata in pieno. Ha giocato con aggressività e anticipo, sfruttando tutte le incertezze di Roger. Solido al servizio e implacabile nei passanti di rovescio, Julien quando vuole sa anche giocare un tennis esteticamente divertente.
In semifinale derby francese con Gilles Simon, testa di serie numero 5. Nell'ultimo match di serata, Gilou ha approfittato del ritiro di Martin Klizan sul punteggio di 6-7(6) 6-3 3-0. Il primo set dura un'eternità: 81 minuti. Game infiniti e un totale di 14 palle break, nessuna sfruttata. Al tie-break prevale il mancino slovacco per 8 punti a 6. La lotta del primo set però svuota le energie di Klizan, che a metà secondo set viene colto da crampi ai polpacci. Dal 3-2, Martin fa fatica solo a stare in piedi, perde il parziale e sul 3-0 del terzo si ritira.
L'altra semifinale sarà tra Juan Martin Del Potro e Grigor Dimitrov. L'argentino, testa di serie numero 2, ha battuto per 6-3 6-4 il finlandese Jarkko Nieminen, mentre il bulgaro ha avuto la meglio su Marcos Baghdatis in un match equilibrato ed appassionante, in cui il "piccolo Federer" è prevalso col punteggio di 6-7 7-6 6-3.
QUARTI DI FINALE
Benneteau b. Federer 6-3 7-5
Dimitrov b. Baghdatis 6-7(4) 7-6(0) 6-3
Del Potro b. Nieminen 6-3 6-4
Simon b. Klizan 6-7(6) 6-3 3-0 ritiro