Gran match del bulgaro, che obbliga Fognini a salutare al secondo turno il Masters 1000 di Monte Carlo. Fabio non sfigura e ci prova fino in fondo, ma cede 6-3 6-4 pagando la partenza lenta in entrambi i set.Stavolta il Campo dei Principi del Monte Carlo Country Club non ha portato fortuna. Nel 2013 Fabio Fognini ci costruì gran parte della cavalcata che lo portò in semifinale, prima di arrendersi a Novak Djokovic sul Centrale, mentre due anni più tardi è svanita anche quella magia. Il torneo del numero 1 azzurro termina al secondo turno contro uno dei tanti campioni residenti nel Principato, il bulgaro Grigor Dimitrov. Al numero 11 del mondo sono bastati appena 70 minuti per avere la meglio per 6-3 6-4, ma soprattutto per dare ottimi segnali di ripresa dopo un lungo periodo grigio, con quattro sconfitte al secondo turno dagli ottavi dell'Australian Open in avanti. La dura lotta di ieri contro Fernando Verdasco (condita da oltre 40 errori gratuiti) aveva aperto qualche spiraglio per l’azzurro, ma il Dimitrov di oggi è stato semplicemente più bravo. Fognini non ha giocato il suo miglior tennis, e in qualche occasione gli è mancato un pizzico di cattiveria, ma in un periodo di scarsa fiducia è difficile riuscire a esprimersi al meglio nei momenti importanti. La vera differenza, tuttavia, è molto più sottile, e sta nelle fasi iniziali di entrambi i set: Fabio è subito finito sotto di un break e il bulgaro non gli ha più permesso di recuperare. Partito con le idee chiare, ha gestito alla perfezione tutti i propri turni di servizio, aiutato dalla possibilità di giocare sempre da una situazione di vantaggio. Qualche piccolo passaggio a vuoto ci poteva stare, invece ha lasciato le briciole col solito gran bel tennis, manovrando il gioco con calma e pulizia, e soprattutto non offrendo mai all’azzurro la chance di rendersi pericoloso.
UNA SCONFITTA CHE NON PREOCCUPA
Fabio ci ha provato in più occasioni, diventando via via sempre più propositivo, ma è arrivato a palla-break solo nel terzo game del primo set, quando il bulgaro gli ha detto di no con l’accoppiata servizio-diritto. Per il resto, Dimitrov l’ha sempre tenuto a distanza col servizio, servendo il 75% di prime palle e soprattutto vincendo il primo punto nei due game di battuta che avrebbero potuto risultare insidiosi: sul 3-2 e sul 4-3. Fognini si è presentato molto caldo in entrambe le occasioni, dopo aver annullato con brillantezza una palla del doppio break sia sull’1-3 che sul 2-4, ma ‘Grisha’ ha subito messo le cose in chiaro, frenandone gli ambizioni col servizio e con quel back tanto bello da vedere quanto efficace, l’altra vera arma in più dell’incontro. Da rimarcare i grandi progressi del bulgaro nella fase difensiva: è vero che coach Roger Rasheed ne ha snaturato il tennis offensivo, portandolo a giocare troppo lontano dal campo, ma così facendo il bulgaro si è costruito una difesa interessante, che gli sarà parecchio utile quando (si spera) tornerà a giocare coi piedi sulla riga. Per Fabio, dunque, solo un pizzico di amarezza per la fase iniziale di entrambi i set, ma perdere con questo Dimitrov non è un disonore, e l’atteggiamento sempre corretto del ligure ne è la conferma. Analizzando il torneo in rapporto a quello dell’anno scorso, l’azzurro saluta il Principato un turno prima e perderà ancora una cinquantina di punti (scendendo fino alla posizione numero 30), ma lo fa con un tennis in ripresa e tanta serenità in più. Non è stato il torneo della rinascita come ci si augurava, ma con le tante settimane di terra battuta ad attenderlo, Fabio potrà scegliere presto un altro appezzamento dove provare a porre il primo mattone.
MASTERS 1000 MONTECARLO – Secondo turno
Grigor Dimitrov (BUL) b. Fabio Fognini (ITA) 6-3 6-4
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