Un Richard Gasquet appena discreto basta per battere un Dimitrov spento e poco reattivo. La strada verso la top 10 per Baby Federer è ancora lunga… 
La grande attesa ha giocato un brutto scherzo a Grigor Dimitrov

Di Lorenzo Cazzaniga – 14 maggio 2013
 
Narcotizzato. Ci aspettavamo un gran match tra Richard Gasquet e Grigor Dimitrov, la Battaglia del Talento, come l’avevamo ribattezzata, senza eccessiva fantasia. Invece ne è venuto fuori un match mediocre, causa un Dimitrov abulico, copia sbiadita del fenomeno che avevamo ammirato contro Nole Djokovic a Madrid. Sarà il caldo torrido di Roma, ma il match è stato perfino soporifero, con un Gasquet che ha preso un break di vantaggio in avvio e l’ha mantenuto fino alla fine del primo set. Nel secondo, Dimitrov (che pure avrebbe più armi per comandare il gioco rispetto al francesino) è sembrato svegliarsi, ha strappato il servizio in apertura ma poi ha incassato un parziale di 11 punti a 0, regalando il match e senza che Gasquet abbia mai davvero dovuto spingere sull’acceleratore. E’ bastato giocare a velocità di crociera, senza strafare ma anche senza eccessive sbavature per demolire le aspirazioni di Baby Federer.
 
Dunque, un Dimitrov (ampiamente) rimandato. Non solo nel gioco, ma anche nell’atteggiamento, privo di energia, poco determinato. La vittoria su Djokovic sembrava averci regalato un nuovo protagonista (quantomai benvenuto, perché talento e stile sono indiscutibili), invece è probabile che serva ancora un po’ di pazienza. Ivan Ljubicic dai microfoni Sky aveva avvertito: “Non basta vincere un gran match. Deve dimostrare di aver raggiunto una certa continuità di rendimento”. Confermando la teoria di papà Fognini, che ha già vissuto sulla sua pelle questa situazione: “Bisogna saper giocare al meglio tre match di fila. E poi tre tornei di fila. E poi tre mesi di fila, per diventare dei top 10”. Il progetto Dimitrov prosegue tra alti e bassi. Quello odierno contro Gasquet, è stato uno dei punti più bassi della stagione. Chissà che in tutto ciò, non abbia influito l’improvvisa popolarità, nata non solo per la vittoria contro il numero uno del mondo ma per l’ormai ufficiale love story con Maria Sharapova. Di Dimitrov ha più bisogno il tennis della bella Maria.

Richard Gasquet b. Grigor Dimitrov 6-4 6-4