COPPA DAVIS – Diramate le convocazioni. Barazzutti si affida al solito quartetto (con il dubbio Bolelli), mentre Laurendeau lascia fuori Jesse Levine (ma può ancora cambiare).
Gli azzurri festeggiano dopo la vittoria di Torino contro la Croazia
Di Riccardo Bisti – 26 marzo 2013
L’ultimo capitano azzurro a diramare le convocazioni per un quarto di finale era stato Paolo Bertolucci. Correva l’anno 1998 e l’Italia battè a Prato il modesto Zimbabwe (che al primo turno aveva miracolosamente battuto l’Australia). 15 anni dopo, anche Corrado Barazzutti ha provato l’ebbrezza. Non ci sono sorprese: al Doug Mitchell Thunderbird Sports Centre di Vancouver andranno gli stessi quattro che hanno battuto la Croazia: Andreas Seppi, Fabio Fognini, Paolo Lorenzi e Simone Bolelli. Barazzutti ha il vizio di effettuare le convocazioni in base alla classifica ATP, ma stavolta non ci sono alternative. I migliori azzurri sono loro. Volendo criticare a tutti i costi, si poteva forse pensare a Flavio Cipolla al posto di Paolo Lorenzi, in virtù della miglior adattabilità del romano ai campi veloci. Ma Cipolla sta giocando malissimo e Lorenzi si è conquistato il posto a suon di risultati su tutte le superfici (anche se preparerà la Davis giocando un challenger sulla terra). E comunque si parla del ruolo di riserva, visto che i singolaristi saranno Andreas Seppi e Fabio Fognini e il doppio dovrebbe essere Bolelli-Fognini. Il condizionale è dovuto al polso di Simone, che h fatto crack a Miami e l’ha obbligato a un precipitoso rientro in Italia. Se Bolelli non dovesse farcela, il suo posto sarà preso da Daniele Bracciali. La trasferta è dura e nessuno lo nasconde, ma affrontare il Canada nei quarti è come vincere la lotteria. Gli azzurri lo sanno e dovranno convivere con le pressioni.
Più interessanti le convocazioni di Martin Laurendeau: tutti si aspettavano l’inserimento di Jesse Levine, tornato canadese da qualche tempo. Invece è stato inserito tra le riserve insieme al giovane Filip Peliwo e allo sconosciuto Adil Shamasdin. Il team sarà composto da Milos Raonic, Vasek Pospisil, Frank Dancevic e Daniel Nestor. Al primo turno, il secondo singolarista fu Dancevic. Il canadese azzeccò la partita dell vita battendo Marcel Granollers. La rosa può essere cambiata fino a un’ora prima del sorteggio, quindi Levine potrebbe ancora essere inserito nel quartetto. Il più indiziato a lasciargli il posto sembra essere Pospisil (che però vanta un successo su Seppi a Toronto). “Ogni squadra che arriva tra le prime otto è forte – ha detto Laurendeau – ed è particolarmente vero nel caso dell’Italia. Abbiamo un gruppo di ragazzi che si stanno allenando a Montreal, poi completeranno la preparazione a Vancouver. A febbraio abbiamo fatto la storia, vogliamo sfruttare il momento e raggiugere le semifinali”. Al di là delle difficoltà tecniche, la trasferta di Vancouver non sarà facile perché i canadesi hanno un’ottima esperienza in Coppa Davis. E in certe gare, si sa, conta più che un dritto vincente. Nestor gioca l’Insalatiera da 21 anni ed è il canadese ad aver vinto più partite (44, di cui 29 in doppio). Quella contro l’Italia sarà la 44esima serie della sua carriera. Dancevic difende i colori della foglia d’acero ininterrottamente dal 2002 (salvo il 2008, quando si è fatto male alla schiena) e in casa è molto insidioso: il suo bilancio interno parla di 13 vittorie e 5 sconfitte. Nel 2003 vinse il punto decisivo contro il Brasile, riportando il Canada nel World Group dopo oltre 10 anni di assenza. Pospisil è giovane ma è già all’ottava serie e nel 2011 fu grande protagonista nell risalita nel Gruppo Mondiale con 6 vittorie e una sola sconfitta. Tra l’altro è in forma: si è qualificato a Indian Wells e ha appena giocato la finale al challenger di Rimouski. Raonic, in questo momento, è “il” tennis canadese. Ha vinto otto singolari su undici, ma è imbattuto da cinque partite. Sarà lui lo spauracchio dell’Italia.
Nel frattempo si è ritirato dal torneo di Miami prima di giocare contro Sam Querrey: un forte mal di gola gli ha consigliato di lasciar perdere. “Negli ultimi due giorni sono stato davvero male, soprattutto la notte. Non potevo dormire a causa della febbre alta. Avevo fastidi e dolori in tutto il corpo. Ho deciso di non giocare all’ultimo, volevo scendere il campo, ma mi sento completamente svuotato”. Anche lo scorso anno fu costretto a ritirarsi da Miami prima di giocare il terzo turno. Un infortunio alla caviglia gli impedì di scendere in campo contro Andy Murray. “E’ solo sfortuna, niente di più. Passerà e sono sicuro che sarò a posto per la Coppa Davis”. Non c’è dubbio che Bolelli farebbe volentieri “scambio di infortuni”. Come da regolamento, 10 giorni prima dei vari match, sono state diramate tutte le convocazioni. Tra gli altri match si segnala il ritorno di Radek Stepanek nella Repubblica Ceca, impegnata sulla terra indoor di Astana, e la conferma di Novak Djokovic. Il numero 1 guiderà la Serbia all’assalto degli Stati Uniti. Confermata l’assenza di Juan Martin Del Potro nel delicato Argentina-Francia, primo match interno dopo moltissimi anni in cui l’albiceleste parte sfavorita. Di seguito, tutte le convocazioni.
COPPA DAVIS 2013 – QUARTI DI FINALE
CANADA-ITALIA (Vancouver, sintetico indoor)
CANADA
Milos Raonic, Vasek Pospisil, Frank Dancevic, Daniel Nestor
ITALIA
Andreas Seppi, Fabio Fognini, Paolo Lorenzi, Simone Bolelli
STATI UNITI-SERBIA (Boise, sintetico indoor)
STATI UNITI
Sam Querrey, John Isner, Bob Bryan, Mike Bryan
SERBIA
Novak Djokovic, Viktor Troicki, Ilija Bozoljac, Nenad Zimonjic
ARGENTINA-FRANCIA (Buenos Aires, terra battuta outdoor)
ARGENTINA
Juan Monaco, Carlos Berlocq, David Nalbandian, Horacio Zeballos
FRANCIA
Jo Wilfried Tsonga, Richard Gasquet, Julien Benneteau, Michael Llodra
KAZAKISTAN-REPUBBLICA CECA (Astana, terra battuta indoor)
KAZAKISTAN
Mikhail Kukushkin, Evgeny Korolev, Andrey Golubev, Yuri Schukin
REPUBBLICA CECA
Tomas Berdych, Radek Stepanek, Lukas Rosol, Jan Hajek
Post correlati
Ascolti tv: fra tennis e calcio c’è partita
Gli ultimi match di cartello di Serie A trasmessi in chiaro hanno registrato ascolti che tratteggiano una realtà, se...