Da Stoccarda, Fabrizio Salvi – Foto Getty Images
A fare l’antipasto all’ultimo match, e che match, di giornata sono scesi sul prato verde di Stoccarda Radek Stepanek e Philipp Kohlschreiber, tedesco di Asburgo. Una sfida tra veterani, tutti e due sopra i trent’anni, ma dotati di grande tocco e di una mano molto morbida.
Il tedesco mantiene un atteggiamento sempre propositivo, cercando di non cadere nelle trappole che Stepanek gli semina qua e la per il campo. Il ceco gioca infatti dei tagli maligni, con palle che muoiono subito dopo aver superato la rete, ma Philipp è bravo a far valere il suo fantastico rovescio e imporsi in due set.
L’attesa è tutta per il match clou del tardo pomeriggio, quello tra Juan Martin del Potro e Gilles Simon. Non certamente una partita dalla quale aspettarsi grandi discese a rete, piuttosto scambi lunghi soprattutto da fondocampo.
Il primo set è andato a Gillou che ha avuto il merito di stare concentrato e di portare a casa il tie-break con la colpevole complicità di Del Potro. L’argentino si accorge della gravità di certi errori e sul doppio fallo che di fatto chiude il primo parziale, si sbatte ripetutamente la racchetta sulla testa ricordando quello che fece prima di lui Mikhail Youzhny a Miami nel 2008.
Nel secondo set qualcosa di fatto cambia, Simon inizia ad innervosirsi e Delpo si galvanizza sfoderando colpi micidiali col diritto. Lo stadio ormai è ai suoi piedi e lo sostiene a gran voce verso la conquista del secondo set. Punteggio riequilibrato grazie all’unico break arrivato proprio nel finale.
Nel set decisivo Delpo si porta subito avanti per tre a zero, con doppio break e Simon appare ormai alle corde. Sempre più lamentoso e borbotante, il francese si avvia desolatamente alla sconfitta, che arriverà inesorabile. Il punteggio si fa ancora più pesante tant’è che l’argentino chiuderà con un roboante 6 – 0.
Kohlschreiber b. Stepanek 6-4 7-5
Del Potro b. Simon 6-7(3) 6-3 6-0