Straordinaria dimostrazione di superiorità dell’argentino nel primo torneo sulla terra dopo 23 mesi. Dominato Verdasco in finale. VIDEO

di Giorgio Spalluto – foto Getty Images

 

Uno dei temi più interessanti di questo primo scorcio di stagione sulla terra battuta era rappresentato dal tempo che avrebbe impiegato Juan Martin Del Potro a ritrovare il giusto feeling con la terra battuta, 23 mesi dopo l’ultima uscita terraiola al Roland Garros 2009.

 

Stando a quanto visto all’Estoril, in tanti dovranno fare bene attenzione ai sorteggi dei prossimi appuntamenti e sperare di non finire nei paraggi del pupillo di Franco Davin. Alla torre di Tandil è bastato un match per assestare il mirino, quello giocato all’esordio contro il qualificato Pedro Sousa, l’unico in grado di strappargli un set. Dal secondo incontro in poi, Del Potro ha sommerso di bordate i suoi avversari. L’unico a tenergli testa è stato Robin Soderling nei quarti, arresosi per la seconda volta nel giro di un mese, con il punteggio di 6-4 7-5. In finale l’argentino ha brutalizzato Fernando Verdasco, dominandolo con il punteggio di 6-2 6-2. L’ex Top10 spagnolo ha confermato di essere molto lontano dalla forma che lo scorso anno gli consentì di vincere a Barcellona, giungere in finale a Montecarlo, e in semifinale a Roma.  

 

Dopo uno scambio di break iniziale, Del Potro prende in mano le redini del gioco, strappa il servizio nel terzo gioco e non concede praticamente più nulla in battuta (solo 6 punti ceduti al termine del primo set). La dimostrazione di superiorità dell’argentino è impressionante. Verdasco è sovrastato non solo in potenza ma anche in solidità da un giocatore che non molla la presa neanche a inizio secondo set. Del Potro ottiene il break subito in apertura, mettendo una seria ipoteca sull’esito finale della mattanza. Entrambi tengono i rispettivi turni di battuta sino al 4-2 per il sudamericano. Nel settimo game, Verdasco sembra essere in totale controllo, avanti 40-15, quando commette 4 errori gratuiti consecutivi che abbreviano la sua agonia.

 

Dopo un’ora e 15 minuti termina il massacro e “Delpo” può festeggiare il suo secondo titolo stagionale dopo quello di Delray Beach. E’ il quarto argentino a trionfare a Estoril, dopo David Nalbandian (vincitore nel 2002 e 2006), Juan Ignacio Chela (2004) e Gaston Gaudio (2005).

 

Con questo successo Juan Martin sale al 32° posto, l’ultimo utile per essere incluso tra le teste di serie nei tornei dello slam. Molti tra i suoi colleghi di “seeding” sarebbero davvero lieti di annoverarlo tra le teste di serie e, quindi, di poterlo evitare quantomeno nei primi due turni. Ne siamo certi. Come siamo sicuri che anche un campionissimo come Rafa Nadal avrebbe preferito evitare di sperimentare la ritrovata verve terraiola di “Palito” già nel suo secondo match di Madrid. I due, infatti, sono stati sorteggiati nello stesso ottavo di tabellone. Questa volta non si può dire davvero che Nadal sia stato avvantaggiato dalla buona sorte.

 

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Gli Highlights della finale

 


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