da Londra, Giorgio Spalluto – foto Getty Images
Per un punto Martin perse la cappa. Nel caso del Master di quest’anno, Martin, l’abate del monastero di Asello, assume le sembianze di Andy Murray, per 3 volte a un punto dalla qualificazione alle semifinali. Fin qui niente di strano, dacchè nel tennis i capovolgimenti di fronte sono all’ordine del giorno. La particolarità della situazione in questione, sta nel fatto che a giocare i 3 punti che avrebbero potuto regalare la qualificazione allo scozzese, sono stati Federer e Del Potro nel match serale.
Come avevamo anticipato già ieri, ed aggiornato subito dopo il match tra Murray e Verdasco, lo scenario più complicato da dirimere, sarebbe stato rappresentato da un arrivo a pari merito tra 3 giocatori, e da un’eventuale ex-aequo concernente anche il quoziente set. Si sarebbe così dovuti ricorrere alla calcolatrice per verificare il rapporto tra i games vinti e quelli persi. Dopo il match pomeridiano vinto da Murray in 3 set su Verdasco, l’unico caso in cui si sarebbe potuti incappare nel conteggio dei games era rappresentato da una vittoria di Del Potro in 3 set. Eventualità che puntualmente si è verificata, e che ha regalato un’altalena di emozioni che andiamo a ripercorrere, partendo dal pomeriggio, nel match che avrebbe già potuto regalare la qualificazione a Murray:
Match: MURRAY- VERDASCO (64 67 76)
(Murray passa se vince 2-0, oppure se vince 2-1 con almeno 4 game più di Verdasco)
1° set 6-4 Murray. Lo scozzese
è a un set dalla qualificazione
2° set: 7-6 Verdasco, con Murray che non sfrutta nessuna delle 7 palle
break a disposizione, 4 sul 5-5 che, se sfruttate, gli avrebbero consentito
di servire per il match.
3° set: Murray se lo aggiudica al tiebreak, totalizzando complessivamente
soli 2 game più di Verdasco, 2 in meno di quanto necessari per la
qualificazione.
Deve, quindi, aspettare l’esito della partita serale.
Queste le combinazioni favorevoli a Murray:
– vittoria di Federer
– vittoria di Del Potro 2-0
– in caso di vittoria in 3 set di Del Potro, si andrebbero a contare i
game. Questa è la classifica prima del match serale:
Federer 2-0, 4-2 set, 32-22 games
(+10)
Murray 2-1, 5-4 set, 44-43 games (+1)
Del Potro 1-1, 3-3 set, 27-31 games (-4)
Verdasco 0-3, 3-6 set, 45-52 games (-7)
Del Potro si qualifica:
– battendo Federer 2-0: Del Potro 1°,
Murray 2°
– battendo Federer 2-1 e facendo almeno 5 game più di Roger (6 nel caso
in cui il set perso si conclude al tiebreak)
Federer si qualifica:
– battendo Del Potro: Federer 1°, Murray
2°
– perdendo 2-1 con non più di 9 game di scarto
Match: FEDERER- DEL POTRO (62 67 63)
– 1° set: 6-2 Del Potro. Murray
e Del Potro a un set dalla qualificazione ai danni di Federer
– 2° set: Tiebreak: Del Potro (avanti 5-4 e due servizi) si porta a
2 punti dal match che varrebbe la qualificazione a lui e Murray.
Federer vince il tiebreak 7-5 e si profila la possibilità, in caso di vittoria
finale di Del Potro, che a decidere le sorti del girone sia il quoziente
game che in quel momento vede:
Federer 41-34 (+7)
54,6%
Murray 44-43 (+1)
50,5%
Del Potro 39-40 (-1)
49,3%
Federer è QUALIFICATO (anche se non lo sa), perché anche perdendo 6-0 il set finale, non verrebbe scavalcato da Murray. Facendo 2 game, Roger sarebbe sicuro del 1° posto del girone
Del Potro deve vincere il set con almeno 3 game di scarto, per superare Murray.
– 3° set:
2-2: Federer è sicuro del 1° posto
3-3: Del Potro non può più perdere alcun game se vuole sperare
di superare Murray. Fronteggia 3 palle break che, se sfruttate da Federer,
regalerebbero la qualificazione a Murray.
Del Potro annulla quelle che sono delle vere e proprie SEMIFINAL POINT
per Murray e rimane vivo, salendo 4-3. Adesso ha bisogno di brekkare Federer
che ormai non ha più nulla da chiedere al match. Ai più viene in mente
la partita tra Danimarca e Svezia dell’Europeo del 2004, in cui le 2 nazioni
scandinave sapevano quale fosse il risultato (2-2) che avrebbe garantito
loro il passaggio del turno, ai danni dell’Italia.
Del Potro, che non può più perdere alcun game, fa il break del 5-3 e tiene il servizio del 6-3, per una classifica finale che premia lui e Federer
Federer 44-40 (+4)
52,4%
Del Potro 45-43 (+2)
51,1%
Murray 44-43 (+1)
50,5%
Un solo game vinto in più di Murray (45 contro 44), consente a Del
Potro di festeggiare la sua prima semifinale in un Master. I festeggiamenti
in realtà non iniziano subito perché nessuno (neanche l’Atp) è in grado
di comunicare all’argentino l’esito dei conteggi. Del Potro decide di
attendere il responso sul campo, assieme ai tanti aficionados argentini
presenti sugli spalti. Tra questi, l’asso del Manchester City, Carlitos
Tevez che, su invito di Delpo, entra nel rettangolo di gioco e cerca invano
di palleggiare con il suo connazionale. Nel frattempo, un trafelato Ugo
Colombini (manager di Del Potro) giunge festante sul campo di gioco per
comunicare la lieta novella al suo pupillo. Sono passati 20 minuti dalla
fine del match….
Negli stessi istanti in cui va in onda la gioia di Del Potro, su Twitter
c’è qualcuno che non si capacita di cosa quanto stia avvenendo. “Qualcuno
sa dirmi cosa sta succedendo? Le regole non sono molto chiare”. Il
grido d’aiuto è proprio quello di Andy Murray che probabilmente non sa
darsi pace per quel misero game svanito chissà dove, e su cui probabilmente
rimuginerà tutta la notte.
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