Facile successo di Rafa Nadal, che non rivive lo spettro dell'eliminazione contro un baby australiano, come accaduto nel 2014. Alex De Minaur non ha le stesse qualità di Kyrgios e viene eliminato in tre set. Il clima gli sta dando una mano, oltre al ruolo di outsider. Sette anni dopo, può tornare protagonista fino in fondo.

Rafael Nadal aveva già perso contro un teenager australiano, sul Centrale di Wimbledon. Alex De Minaur, tuttavia, non possiede la stessa qualità che aveva permesso a Nick Kyrgios di beffarlo nel 2014. Lo spagnolo, dunque, ha raccolto una vittoria di routine che lo ha spinto alla seconda settimana dei Championships per l'ottava volta. Fino al 2011, ogni volta che scavallava i primi tre turni, arrivava sistematicamente in finale. Negli ultimi anni, Wimbledon è diventato un problema. Ma in questo 2018 sta sfruttando lo status di underdog: giocando senza pressione, con tranquillità, ha raggiunto gli ottavi senza perdere un set. Non c'è stata partita nel 6-1 6-2 6-4 per Nadal, che peraltro si è garantito la certezza matematica di restare al numero 1 ATP anche dopo Wimbledon. “È stata una partita positiva, contro un tennista molto giovane e dunque pieno di energia – ha detto Nadal – ho avuto qualche momento difficile all'inizio e poi nel terzo, ma in termini generali è un risultato positivo. Sono contento di giocare bene e guardarmi un po' di calcio”. Mentre Rafa parlava, l'Inghilterra stava scendendo in campo contro la Svezia per i quarti di finale di Russia 2018. E Rafa, si sa, è un enorme appassionato di calcio. Come tradizione, il Middle Sunday di Wimbledon è iniziato con la celebrazione di alcuni grandi nomi presenti nel Royal Box. Tra loro c'era Bobby Charlton (leggenda del calcio inglese), oltre al golfista spagnolo Sergio Garcia e al leggendario Rod Laver. “Giocare di fronte a persone così importanti è sempre un grande onore, parliamo la stessa lingua ed è bello averle accanto a me”.


Venerdì sera era stato organizzato il tradizionale barbecue di Tennis Australia, in cui viene onorato un grande personaggio del passato. A celebrare Judy Dalton, finalista nel 1968, c'era lo stesso Laver. De Minaur rappresenta il futuro dell'Australia, anche perché si tratta del secondo più giovane tra i top-100 ATP (soltanto Shapovalov è più giovane di lui), ma deve ancora migliorare molto. Negli ultimi anni, Rafa aveva faticato contro chi lo attaccava sistematicamente, quasi su ogni palla. De Minaur non ha quel tipo di gioco e sta ancora sviluppando un fisico acerbo. Ricorda il suo mentore, Lleyton Hewitt: i suoi punti di forza sono la rapidità e l'intensità, ma per battere Nadal serve ben altro. Non è imbattibile, ma non è semplice mettere a nudo i suoi punti deboli. Inoltre è in forma e ha mostrato la sua serenità nel secondo set, quando ha azzeccato uno splendido pallonetto tweener che ha tagliato le gambe all'avversario. De Minaur è stato comunque bravo a non arrendersi, e ha perso soltanto di misura il terzo set. L'australiano, che si allena in Spagna, aveva ottenuto la wild card grazie agli ottimi risultati nei Challenger britannici (vittoria a Nottingham e finale a Surbiton). Ha dimostrato di meritarsela, vincendo due buone partite. Magari avrà una carriera migliore rispetto a Kyrgios, anche in virtù della sua dedizione, ma non ne ha lo stesso talento tecnico. Kyrgios può fare il fenomeno, lui – per adesso – è solo un diavoletto in divenire. Aiutato dal caldo di questi giorni, che stanno rallentando i campi, Nadal può approcciare con ottimismo la seconda settimana. Il suo prossimo avversario sarà Jiri Vesely e, francamente, è difficile immaginare come possa metterlo in difficoltà. Sarebbe stato diverso con Fabio Fognini…. ma questa è un'altra storia.

WIMBLEDON UOMINI – Terzo Turno
Rafael Nadal (SPA) b. Alex De Minaur (AUS) 6-1 6-2 6-4