Davydenko pensa al ritiro. Sul serio.
La sconfitta al primo turno del Roland Garros ha acceso una spia nella mente di Nikolay Davydenko. L'ex numero 3 ATP, nonchè semifinalista di questo torneo, ha detto di non essere sicuro di andare avanti. "Non giocherò a Wimbledon e salterò l'intera stagione sull'erba, questo è certo – ha detto – sarei in tabellone a Wimbledon, ma non sono interessato a giocarlo". Davydenko uscirà dai top-100 e ha più volte detto che non giocherà i challenger per rimettere in sesto la classifica: "Se continuo a giocare potrei ottenere delle wild card – ha detto – ma devo pensarci bene, perchè se le ottengo dovrei allenarmi con intensità…e non ho molta voglia di allenarmi". Dopo un'ottima carriera tra i top-10, il russo ha avuto qualche problema al polso nel 2010, da cui non si è mai pienamente ripreso. "Mi alleno ma non corro molto. Ho la sensazione di non poter fare quello che mi riusciva prima. Se mi alleno troppo duramente, inizio a sentire dolore e non posso mantenere il mio livello. Ho chiesto a diversi giocatori come vivono dopo il ritiro, e mi hanno detto tutti che è una bella sensazione". Kolya, tuttavia, non ha escluso la possibilità di fare il coach. . L'ex numero 3 ATP, nonchè semifinalista di questo torneo, ha detto di non essere sicuro di andare avanti. "Non giocherò a Wimbledon e salterò l'intera stagione sull'erba, questo è certo – ha detto – sarei in tabellone a Wimbledon, ma non sono interessato a giocarlo". Davydenko uscirà dai top-100 e ha più volte detto che non giocherà i challenger per rimettere in sesto la classifica: "Se continuo a giocare potrei ottenere delle wild card – ha detto – ma devo pensarci bene, perchè se le ottengo dovrei allenarmi con intensità…e non ho molta voglia di allenarmi". Dopo un'ottima carriera tra i top-10, il russo ha avuto qualche problema al polso nel 2010, da cui non si è mai pienamente ripreso. "Mi alleno ma non corro molto. Ho la sensazione di non poter fare quello che mi riusciva prima. Se mi alleno troppo duramente, inizio a sentire dolore e non posso mantenere il mio livello. Ho chiesto a diversi giocatori come vivono dopo il ritiro, e mi hanno detto tutti che è una bella sensazione". Kolya, tuttavia, non ha escluso la possibilità di fare il coach.