Nel match inaugurale del week-end di Coppa Davis in Spagna dove gli azzurri sfidano l’armada di sua Maestà Re Juan Carlos, Filippo Volandri sorprende tutti, e soprattutto, Tommy Robredo, fresco Top Ten e vincitore di un Masters-Series quest’anno
Nel match inaugurale del week-end di Coppa Davis in Spagna dove gli azzurri sfidano l’armada di sua Maestà Re Juan Carlos, Filippo Volandri sorprende tutti, e soprattutto, Tommy Robredo, fresco Top Ten e vincitore di un Masters-Series quest’anno. Italia avanti uno a zero ma ora per Seppi c’è Rafa Nadal. Intanto la Russia è avanti 1-0 con gli Stati Uniti grazie a Safin

E’ cominciato oggi il week-end che vede protagonista la Coppa Davis, la competizione a squadra che vede gli azzurri impegnati a Santander contro lo squadrone spagnolo di Nadal e di Capitan Emilio Sanchez. I pronostici ci sono avversi naturalmente, non fosse altro che per le classifiche dei rispettivi portacolori ma, visto che la Davis, da che tennis è sport, è una questione completamente a sé stante la prima sorpresa, e grossa, è arrivata. Filippo Volandri ha battuto in tre soli set (6-3 7-5 6-3) il top ten Tommy Robredo, numero due iberico. Buona la prima dunque, come si dice in questi casi ma per quanto riguarda il secondo "punto" in palio venerdì il coefficente di difficoltà subisce un’impennata notevole. Per Andreas Seppi c’è Rafael Nadal. Dura quindi, ma chissà…

Per quanto riguarda il tabellone principale della Davis Cup, che è ormai arrivato alle semifinali, buone notizie per la Russia che si trova avanti di un punto grazie a Marat Safin che ha superato davanti al numeroso pubblico dello Stadio Olimpico di Mosca il finalista degli Us Open Andy Roddick. Sono serviti solo tre set al Bel Marat per portare in vantaggio la sua compagine, vantaggio che Mikahil Youzhny ha reso corposo e, forse, decisivo, con la vittoria in quattro set (7-5 1-6 6-1 7-5) contro James Blake. Domani i doppi. Diversa, e in ritardo per ovvi motivi di fuso orario, l’altra semifinale, quella tra Australia e Argentina, è ancora inchiodata al palo e allo zero a zero.
 
di Gabriele Riva