Davis: l’ITF ha deciso? Match 2 su 3 e “tie” di 2 giorni
Secondo indiscrezioni giornalistiche il board della Federazione Internazionale avrebbe approvato i primi storici cambiamenti al format della Coppa Davis. Già dal 2018 dovrebbe diventare come la Fed Cup: match al meglio dei tre set e sfide accorciate da tre a due giorni.L’idea era nell’aria da tempo, e alcune indiscrezioni delle ultime ore dicono che la decisione sia stata presa dall’ultimo consiglio del board ITF: dalla prossima stagione la Coppa Davis subirà un cambiamento storico, abbandonando il format classico in favore di match al meglio dei tre set, con la durata delle serie ridotta a due giorni. Una proposta alle quale i giocatori si sono sempre detti favorevoli e che i vertici dell’ITF presieduta da David Haggerty non avevano mai nascosto, anche se i propositi trapelati a fine 2016 sembravano viaggiare verso una sorta di test di un anno nel Gruppo 1, per capire se veramente la scelta di tagliare la giornata dedicata solamente al doppio poteva rendere le sfide più “vendibili”. A quanto pare, invece, le modifiche diventeranno effettive per tutti già dalla prossima stagione, togliendo una parte di fascino a una competizione che, per quanto bistrattata e sempre meno considerata dai big, resta una delle più amate dagli spettatori. La scelta di portare gli incontri al meglio dei tre set toglierà pathos, mentre quella di ridurre le giornate di gara cancellerà buona parte dell’importanza del doppio, che – salvo sorprese – verrà collocato come quinto incontro come avviene in Fed Cup. Così facendo può diventare determinante per alcune sfide, mentre in tante altre perderà completamente il proprio valore.Per il momento si tratta soltanto di indiscrezioni, ed è probabile che l’ufficialità non arrivi prima della prossima estate. Non si sa nulla, invece, sull’intenzione dell’ITF (e di Haggerty in primis) di istituire sia per la Coppa Davis sia per la Fed Cup una finale in sede neutra, da stabilire all’inizio dell’anno, in modo da sfruttare il più possibile la ricettività della manifestazione. Una scelta che non mette d’accordo tutti i membri del board – Bernard Giudicelli, neo presidente della FFT, si è sempre detto contrario – e soprattutto è stata parecchio contestata nelle scorse settimane, come emerso dalla lettera aperta di Dirk Hordorff. Nel messaggio del vice-presidente della DTB tedesca, nonché coach di atleti professionisti (compreso Janko Tipsarevic, che la Davis l’ha vinta con la sua Serbia), c’erano le parole sia di Novak Djokovic sia di Andy Murray, entrambi contrari all’eliminazione della finale casalinga. Due opinioni che non possono lasciare indifferenti i vertici dell’ITF. E il fatto che la priorità sia stata data ad altro, mentre Haggerty aveva sempre messo al primo posto la finale, potrebbe suggerire un’inversione di rotta.