di Alessandro Terziani – foto Getty Images
Nessuna sorpresa nell'uovo di Pasqua. Curiosamente i quarti di finale di Coppa Davis, tutti sul 2-1 dopo la seconda giornata, si sono risolti con il primo singolare della terza giornata.
Stati Uniti b. Francia 3-2
Alzi la mano chi aveva pronosticato un successo degli Stati Uniti, prima con la Svizzera e poi con la Francia, sempre in trasferta e sulla terra rossa, superficie mai amata dagli yankees. I due successi hanno un nome: John Isner. Il ragazzone, che sembra uscito da un film della serie 'American Pie', è la vera grande rivelazione di questo primo scorcio di stagione. Dopo gli scalpi di due Fab Four (Federer in Davis a Friburgo, Djokovic ad Indian Wells) e la finale raggiunta nel Master 1000 di Indian Wells, Long John ha letteralmente trascinato gli Usa in semifinale superando in modo netto i due moschettieri schierati da capitan Forget sulla lenta terra del Country Club di Montecarlo. Nel match odierno con Tsonga, Isner, oltre al potente servizio ed al micidiale diritto, ha mostrato di avere anche un'ottima 'mano' deliziando il pubblico con deliziose stop volley ed improvvisi drop shot. La partita si è decisa, come prevedibile, sulle poche palle break avute dai due contendenti. Il primo set è stato gentilmente donato dal francese che, sul 3-4, gioca uno sciagurato turno di servizio culminato con due doppi falli consecutivi. Il secondo set scivola fino al tie-break, dove Isner si procura sul 5-4 il mini break decisivo con uno sventaglio di diritto. Sul 5-5 del terzo set lo statunitense contraccambia il regalo ricevuto nel primo set commettendo un fatale doppio fallo sulla palla break che Tsonga si era abilmente procurato. Si va al quarto set. Mentre tutti pensavano che lo statunitense avrebbe accusato il colpo, giunge l'immediato break di Isner nel secondo gioco. Il gigante della North Carolina tiene agevolmente i propri turni di servizio e compie l'impresa. Gli Usa in semi affronteranno la Spagna ancora in trasferta e quasi sicuramente ancora sulla terra rossa. Con un Isner così nessun traguardo è precluso.
Isner b. Tsonga 6-3 7-6(4) 5-7 6-3
Simon b. Harrison 6-2 6-3
Spagna b. Austria 4-1
Missione compiuta per il soldato David Ferrer. Lo spagnolo ha regolato piuttosto agevolmente in tre set Jurgen Melzer. Solo la sconfitta in doppio degli iberici ha aggiunto del sale ad una sfida che già alla vigilia pendeva nettamente dalla parte della Spagna.
Ferrer b. Melzer 7-5 6-3 6-3
Almagro b. Peya 7-5 7-5
Repubblica Ceca b. Serbia 4-1
Thomas Berdych e Janko Tipsarevic sono stati protagonisti di un emozionante match all'insegna dell'equilibrio che si è risolto in tre tie-break tutti vinti di misura da ceco. Berdych è stato bravo ad annullare ben tre set point nel terzo set, ma anche il serbo, che ha servito per il set sia nella prima che nella seconda frazione di gioco, ci ha messo del suo. Terza semifinale in quattro anni per la Repubblica Ceca di Berdych e Stepanek. Riusciranno a riportare a Praga l'insalatiera che manca dalla famigerata finale con l'Italia del 1980?
Berdych b. Tipsarevic 7-6(6) 7-6(6) 7-6(7)
Rosol b. Troicki 7-6 7-5
Argentina b. Croazia 4-1
A Buenos Aires Del Potro prende a pallate quel che era rimasto di uno stoico Marin Cilic uscito distrutto da due autentiche maratone di dieci set ed oltre dieci ore complessive – vittorioso con Nalbandian venerdì e sconfitto ieri in doppio. Saranno solo quattro i giochi racimolati dal croato al termine del match. L'Argentina ospiterà in semifinale la Repubblica Ceca, alla caccia della quinta finale e, soprattutto, del primo titolo.
Del Potro b. Cilic 6-1 6-2 6-1
Monaco b. Veic 6-1 6-1
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