ROLAND GARROS. Djokovic batte Federer in tre set e vola in finale contro Nadal. Troppi errori dello svizzero: 46 contro 17. Se vincerà, il serbo completerà il suo personale Slam.
Il saluto tra Novak Djokovic e Roger Federer

Di Riccardo Bisti – 9 giugno 2012

 
Avremo la stessa finale di Monte Carlo, di Roma. La stessa finale dell’Australian Open, dello Us Open e di Wimbledon. Non c’è dubbio: Rafael Nadal e Novak Djokovic sono i migliori. E il dominio perdurerebbe da ancora più tempo se Roger Federer non si fosse inventato un match-capolavoro nella semifinale del Roland Garros 2011. Oggi non si è ripetuto, anzi ha combinato più di un disastro nella rivincita contro Djokovic, chiusa piuttosto agilmente dal serbo con il punteggio di 6-4 7-5 6-3. Federer ha un mucchio di rimpianti per i primi due set, in cui si è sempre trovato avanti. Nel secondo, poi, si è “suicidato”. Avanti 3-2 e servizio, ha perso il primo set al decimo gioco. Nel secondo ha bruciato un vantaggio enorme, come raramente gli era capitato in 14 anni di carriera. Avanti 3-0 con doppio break, si è fatto lentamente risucchiare da Djokovic nonostante sul 4-2 si sia trovato 15-40 sul servizio di “Nole”. Troppe occasioni, troppe. Il 6-3 nel terzo set è stato l’ovvia conclusione di una partita in cui si è capito, sin dall’inizio, che non ci sarebbe stata epica sportiva. Le copie non sono mai belle quanto l’originale, e troppo spesso si è parlato del match di 12 mesi fa. E così la finale di domenica, chiunque vinca, farà storia: Nadal sogna di vincere per la settima volta a Parigi, migliorando il primato che attualmente condivide con Bjorn Borg. Djokovic cercherà di emulare Rod Laver, diventando il primo uomo nell’Era Open (dopo il mitico “Rocket”) a vincere quattro Slam consecutivi. In tempi di disperata ricerca del GOAT, con opposte fazioni pronte a scannarsi, sarebbe ironico se Novak Djokovic riuscisse laddove Federer e lo stesso Nadal hanno fallito.
 
Di certo sarà un match equilibrato, più equilibrato di quelli che abbiamo visto in semifinale. Prima la sommaria esecuzione di Nadal sul povero Ferrer, poi il semi-suicidio di Federer. No, decisamente non è stato un venerdì indimenticabile. “So di dover giocare molto bene e con grande solidità per battere Rafa al meglio dei cinque set, sulla terra battuta – ha detto il numero 1 del mondo – è l’ultima sfida, ma credo che quello contro Federer sia stato il mio miglior match in questo torneo. Ho alzato il mio livello quando ne avevo bisogno. Questo mi dà grande fiducia in vista della finale”. Djokovic è stato bravo a sbagliare pochissimo, commettendo la miseria di 17 errori gratuiti contro i 46 di Federer. 29 punti che fanno tutta la differenza del mondo. Di certo il vento non lo ha aiutato, ma le condizioni erano le stesse per entrambi. “Attaccare era difficile, ma anche difendere – ha chiosato Federer, incapace di vincere un Slam da due anni e mezzo (Australian Open 2010) – avrei dovuto aspettare di più, ma se l’avessi fatto avrei giocato per lui. Non ero qui per giocare bene, ma per vincere la partita. Ma è stata una giornata molto deludente. Ho perso perchè lui è stato più bravo, non perchè avevo qualche problema fisico”. Quando ha servito per restare nel primo set, sul 4-5, Federer ha sbagliato quattro dritti. Un lusso che non ci si può permettere, a questi livelli. C’è poi stato il folgorante inizio nel secondo, ma da lì in poi si è lentamente spento fino a perdere set e partita. “Quando vinci un set dopo essere stato sotto di due break contro uno come Federer è un grande successo, ma nella prossima partita non posso permettermi di avere alti e bassi”.
 
Si estende a 27 partite la striscia vincente di “Nole” nei tornei del Grande Slam. Eguagliato Federer al secondo posto in questa speciale classifica nell’Era Open. Lo svizzero aveva fatto qualcosa del genere per due volte, a cavallo tra il 2005 e il 2007. In entrambe le occasioni era stato fermato da Nadal nella finale del Roland Garros. Lo stesso avversario che Djokovic troverà domenica, nel 33esimo capitolo di una saga infinita, in cui lo spagnolo è avanti 18-14. Ha vinto le ultime due sfide ma ha perso le precedenti sette. Federer ha già scelto il suo favorito: “Vincerà Nadal”. Chissà se lo pensa veramente oppure se ha scelto il giocatore che stima di più. Tempo 48 ore, pioggia permettendo, e scopriremo se ha avuto ragione.