Per battere Venus Williams alla prima esperienza sul centrale di Miami, ci vuole grande personalità. Danielle Collins, ex campionessa NCAA, ha mostrato qualità non solo tecniche nel 6-2 6-3 che le ha regalato la prima semifinale WTA in carriera. Sul campo è stata glaciale, ma dopo il matchpoint ha potuto emozionarsi.

Timidezza e incanto li ha lasciati alla reazione post-match. Sembrava quasi intimorita dall'obbligo di salutare il pubblico dopo la stretta di mano, legge non scritta dettata dallo star system. Ma durante la partita non ha mostrato un briciolo di incertezza, fino a diventare la prima qualificata a raggiungere la semifinale al Miami Open. Lei è Danielle Collins, improvvisa (e inattesa) protagonista che soltanto tre settimane fa era sconosciuta ai più. Opposta a Venus Williams, suo idolo d'infanzia, si è dimenticata chi avesse di fronte e si è affidata a un tennis di pressione che ha costretto Venus sulla difensiva. Era stanca, la ex n.1, provata da qualche battaglia di troppo nei turni precedenti. E così ha incassato 18 vincenti che hanno fissato il punteggio su un severo 6-2 6-3 che spinge la ragazza di St. Petersburg alla prima semifinale in carriera, dove è attesa da Jelena Ostapenko. Sin dal primo punto, Danielle ha mostrato di essere scesa in campo per vincere. Gli errori di Venus l'hanno aiutata a salire sul 3-0. Il momento chiave del primo set è arrivato sul 3-1, quando Venere ha avuto un paio di palle break. Danielle non si è disunita e si è affidata al rovescio, raccogliendo colpi vincenti o errori forzati dell'avversaria. Teneva il servizio, aveva una palla del 5-1 ma Venus rimaneva in scia. Chi pensava che l'occasione persa l'avrebbe fatta vacillare è stato smentito nell'ottavo game, quando la Collins – nonostante le bordate di Venus con il servizio e il dritto – si è assicurata il secondo break, sigillandolo con uno straordinario pallonetto difensivo.

DANIELLE COLLINS, LA RAGAZZA CHE AVEVA SCELTO LA BORSA DI STUDIO

STATO DI GRAZIA
​Sullo slancio, è salita 2-0 nel secondo, peraltro con meriti che superavano ampiamente i demeriti della Williams, seguita in tribuna da papà Richard e mamma Oracene (rigorosamente distanti, visto che si sono separati parecchi anni fa). Ma Venus Williams ha reagito d'orgoglio: controbreak e aggancio sul 2-2. Poteva nascere una nuova partita, magari con una trama diversa. Invece no: con un vincente di dritto, la Collins le scippava il servizio per la quarta volta e le impediva di mettere il naso avanti. È stato il break decisivo, poiché da lì in poi entrambe sono state perfette nei propri turni di battuta. “Non penso che sia stata la mia miglior serata – ha detto la Williams – ma non c'è stato un solo colpo che oggi non le riuscisse. È stato uno di quei giorni in cui riesce tutto”. Soltanto il tempo ci dirà se l'incredibile Sunshine Double di Danielle Rose Collins è stato un fuoco di paglia, oppure se sta nascendo una nuova stella. Numero 93 WTA, è già certa di salire al numero 53. In caso di vittoria contro la Ostapenko, si porterebbe in 35esima posizione. Se poi dovesse consumarsi un incredibile successo, entrerebbe a piè pari tra le top-30. Per una che ha sempre fatto un passo alla volta, beh, sarebbe un salto ancora più clamoroso.

WTA PREMIER MANDATORY MIAMI – Quarti di Finale
Danielle Collins (USA) b. Venus Williams (USA) 6-2 6-3