La curiosa vicenda di Frank Dancevic al torneo ATP di Nottingham: rimasto senza bagagli e senza scarpe, ha vinto quattro partite giocando con le Mizuno del coach di Jaziri…e corde acquistate sul momento. E ci si trova meglio che con la sua attrezzatura!La stagione sull’erba offre spesso gloria a giocatori che nel resto dell’anno faticano a uscire dall’anonimato. E’ il caso di Frank Dancevic, canadese di origine balcanica, la cui carriera è stata falcidiata dagli infortuni. Al primo torneo ATP dopo diversi mesi, si è presentato a Nottingham per giocare le qualificazioni ed è arrivato addirittura negli ottavi grazie a quattro vittorie (due nelle qualificazioni, altrettante nel main draw). Ma la sua avventura è quasi da film: una volta arrivato a destinazione, ha scoperto che il bagaglio non aveva viaggiato con lui. La valigia era ancora a Bruxelles a causa di uno sciopero degli addetti ai bagagli. Avrebbe dovuto giocare la mattina dopo e non aveva abiti e – soprattutto – le scarpe. Sull’erba, infatti, bisogna indossare calzature particolari. Si è recato in un negozio specializzato a Nottingham e non ne avevano. Con l’aiuto dell’incordatore del torneo ne ha trovate un paio online intorno alle 13, ma sapeva che non sarebbero mai arrivate in tempo per il giorno dopo. “Ma per il secondo turno le avrò” ha pensato. Tre ore dopo, ha ricevuto una mail in cui lo avvisavano che l’ordine era stato cancellato. Non erano disponibili le scarpe della sua misura. “Curioso che non si possano comprare e ordinare le scarpe da erba proprio in Gran Bretagna” ha scherzato il canadese, che esattamente due anni fa si era arrabbiato per il modo in cui vengono trattati i giocatori nelle qualificazioni di Wimbledon.
Ad ogni modo, ha giocato e vinto indossando un paio di scarpe prese in prestito da Malek Jaziri. Il giorno dopo non le potute usare di nuovo perché servivano al tunisino per allenarsi. Allora si è arrangiato con le scarpe del coach dello stesso Jaziri. In piena trance agonistica, ha battuto il bombardiere Sam Groth e ha centrato il main draw. Già che c’era, ha battuto anche Alexander Ward al primo turno e ha comprato le scarpe del coach di Jaziri. “Sono super comode” ha detto, facendo una gran pubblicità alla Mizuno. Lunedì sera gli è finalmente pervenuto il bagaglio. A quel punto non sapeva che fare: continuare con il setting improvvisato, oppure con i propri strumenti? Contro Mikhail Kukushkin è tornato alla racchetta e alle corde di sempre. Risultato? Ha perso il primo set. A quel punto è tornato a usare le corde acquistate per necessità al suo arrivo a Nottingham. “E’ una strana sensazione – ha detto Dancevic – sento meglio la palla con la mia corda di sempre, e con questa mi sembra di non avere potenza. Eppure tiro più ace, raccolgo più punti gratis e i servizi esterni funzionano alla grande”. Morale della favola: si è imposto 4-6 7-6 7-6 e adesso sfiderà Alexandr Dolgopolov. La favola andrà avanti?
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