E’ il primo giamaicano con un ranking Atp, ha vinto il primo match in un torneo a Johannesburg. Ha fatto anche il modello: si chiama Dustin Brown…

di Viviana Rinaldi

 

Il primo turno del torneo Atp di Johannesburg ci ha regalato una piccola sorpresa: Mark Chiudinelli, testa di serie n.4 del tabellone, si è lasciato sorprendere da Dustin Brown, n.141 della classifica maschile, per 6-4 3-6 6-4. Oltre alla sconfitta di un favorito del torneo per mano di un giocatore alla sua prima apparizione nel main draw di una prova Atp, il risultato getta luce proprio sul vincente, Dustin Brown, per la sua provenienza e la sua storia personale.

 

Il giocatore di colore infatti proviene dalla Giamaica, terra di grandi velocisti come l’attuale primatista del mondo dei 100 e dei 200 metri Usain Bolt, e terra che ha nel cricket il suo sport nazionale. Nel tennis non vanta una grande tradizione di campioni anche per l’indifferenza verso lo sport della racchetta. La carriera di Dustin Brown ha vissuto in pieno questa poca considerazione per il tennis e per i risultati che lui stesso riusciva a ottenere nel corso degli anni. Dustin infatti è il primo tennista giamaicano ad aver ottenuto la classifica Atp, senza mai ottenere una riga di commento delle sue performance sui giornali del suo paese, e soprattutto senza mai nessun sostegno da parte della federtennis giamaicana. Il tennista ha cercato in tutti i modi di contrapporsi alla gestione del suo sport in Giamaica, ha provato a scuotere un po’ la situazione interagendo con la federazione e criticando il suo operato, ma non ha mai ricevuto risposte né sostegno tanto che dal 2004 ha deciso di non giocare più in Davis.

 

Dreddy, soprannome nato sicuramente per la sua folta capigliatura di dredd che gli copre quasi tutta la schiena, abbandonato dalle istituzioni sportive della sua nazione, si è rimboccato le maniche e, grazie anche al supporto della famiglia, ha portato avanti la sua carriera tennistica con le sole sue forze. Sfruttando la sua “bella presenza” ha anche lavorato come modello per un’agenzia di moda tedesca, posando per Sir Benni Miles, fashion designer americano famoso per la moda street e hip hop.

 

Un aiuto nello sport lo ha ricevuto dalla “Badish German Association” in Germania che gli ha permesso di allenarsi a Leimen, località dove tennisti come Boris Becker, Steffi Graff e Anke Huber cominciarono la loro attività. E Dustin deve molto alla Germania per questa opportunità che gli è stata concessa forse anche grazie alla sua doppia cittadinanza, visto che il caraibico è nato proprio in terra tedesca, a Celle, l’8 dicembre del 1984.

Dal 2008 Dustin ha avuto l’obiettivo di giocare più tornei possibili, per scalare la classifica e finanziarsi da solo la sua carriera di tennista. Il 2009 è stato un anno molto proficuo, infatti nel circuito challenger ha raggiunto ben quattro finali ed è riuscito a vincere a Samarcanda, in Uzbekistan. Questi risultati gli hanno permesso di scalare la classifica, di cominciare così questo 2010 nel main draw di un torneo del circuito superiore e di battere addirittura una testa di serie.

 

Il suo motto è “a man with the desire to do something…can do anything!” (un uomo che desidera fare qualcosa, può fare qualsiasi cosa), e fin’ora sembra che Dustin lo abbia seguito molto bene.

 

© 2010  “Il Tennis Italiano” – Tutti i diritti riservati

 

[$EmbedVideoYouTube ID:=”oUXanhjRaYE”; $]

 

Il giamaicano Dustin Brown in campo