Aljaz Bedene ha scelto di diventare cittadino britannico e vorrebbe giocare in Coppa Davis. Al Queen’s ha “rischiato” di incontrare Murray, cui spetterà l’ultima parola per stabilire se ammetterlo o meno nel team.
Di Riccardo Bisti – 10 giugno 2014
Peccato che si sia infortunato al polso, altrimenti sarebbe stata una storia interessante. Aljaz Bedene si è fatto male ad aprile, è stato fermo una quarantina di giorni e ha ripreso a giocare al Queen’s. Ancora convalescente, ha ceduto a Paul Henri Mathieu e non ci sarà l’attesa sfida contro Andy Murray. Domanda: come mai Murray-Bedene sarebbe stato così intrigante? Facile: lo sloveno ha avviato le pratiche per diventare cittadino britannico, poiché vive stabilmente a Londra dal marzo 2008. E si sentirebbe pronto a giocare in Coppa Davis, specie adesso che il “Team GB” ha ritrovato un po’ di appeal con il ritorno nel World Group e la semifinale sfiorata a Napoli, persa contro l’Italia all’ultimo match. L’intenzione di Bedene è diventata pubblica un mese fa. Il Queen’s era l’occasione giusta per fare il punto della situazione. “Adoro vivere qui. Amo la gente del posto, mi sento come se fossi a casa” ha detto alla BBC il 25enne di Lubiana, best ranking al numero 71 ATP (ma oggi è sceso al 132). “Mi sento come se vivessi in Gran Bretagna da più di sei anni, e adesso vorrei dare qualcosa in cambio a questo paese. Mi sento britannico già da qualche anno”. I ben informati sostengono che Bedene abbia un 50% di chance di ottenere l’agognato passaporto entro marzo 2015, data del primo turno di Coppa Davis. Prima o poi, il documento arriverà. Sarà più complicato convincere gli altri membri della squadra. Il dibattito non è ancora iniziato. “Non ho parlato con i più forti, tra cui Murray. Ma ci sono state chiacchierate informali con alcuni miei amici come David Rice ed Edward Corrie. Sembrano favorevoli, anche se non so cosa dicono quando parlano tra loro. Tuttavia, penso che alla fine mi accetteranno. Mi vedo come un tennista britannico, e spero che anche loro mi riconosceranno come tale”.
LE PRESENZE CON LA SLOVENIA
Quando le intenzioni di Bedene sono diventate di dominio pubblico, il primo a reagire fu Daniel Evans, attuale numero 2 britannico. “Così un ragazzo che ha già rappresentato il suo paese sta per diventare dei nostri. Non mi sembra molto giusto” scrisse su Twitter. “Lo so, ci sono stati alcuni commenti negativi – prosegue Bedene – ma in realtà ho giocato solo alcune partite a risultato acquisito. Non ho mai giocato un match con una reale influenza, quindi non ho mai davvero lottato per il mio paese come avrei voluto. Per questo, se ne avrò la possibilità, mi piacerebbe giocare un match “vero” per la Gran Bretagna e penso che non ci sia niente di sbagliato”. L’esordio di Aljaz in Coppa Davis avvenne proprio in Italia, nella sfida di Arzachena del 2011. Parlando del futuro, lo sloveno sostiene che la concorrenza sia un fattore positivo e che la scelta di cambiare nazionalità non ha ragioni economiche. “Inoltre non credo che il mio gesto sia scorretto verso i britannici che cercano di guadagnarsi da vivere con il tennis. Ovviamente ci sarà un po’ di tensione: se arriva all’improvviso un giocatore con una classifica migliore rispetto agli altri, le motivazioni cresceranno. Ma sarà così anche per me, e potrebbe anche essere positivo”. La prossima settimana, Bedene sarà tra gli osservati speciali alle qualificazioni di Wimbledon, in programma nel sobborgo londinese di Roehampton.
ALJAZ FAREBBE COMODO
Se avesse passato il turno al Queen’s, avrebbe sfidato Andy Murray. I soliti ben informati sostengono che l’ultima parola sull’inserimento di Bedene spetti proprio allo scozzese. Se Andy ritenesse scorretta la presenza di un giocatore naturalizzato, capitan Leon Smith non lo prenderebbe in considerazione. E’ pacifico che la Gran Bretagna abbia bisogno di almeno un altro giocatore di livello. La sfida di Napoli contro l’Italia ha messo a nudo l’assenza di un numero 2, soprattutto sulla terra battuta. Dan Evans e James Ward si difendono sul veloce (infatti al Queen’s hanno entrambi passato il primo turno), ma sulla terra fanno fatica. E la terra battuta è la migliore superficie dello sloveno. La federtennis britannica che fa? Per ora non sta supportando direttamente la richiesta di passaporto, ma gli ha già fornito assistenza legale e lo ha invitato un paio di volte ad allenarsi presso il Centro Tecnico di Roehampton. Attualmente Bedene risiede a Hertfordshire insieme alla fidanzata Kimalie, cantante piuttosto nota in Slovenia. Per ottenere il passaporto, deve dimostrare di aver trascorso in Gran Bretagna un sufficiente periodo di tempo negli ultimi anni. L’ultima naturalizzata britannica, Johanna Konta (nata in Australia da genitori ungheresi), ha ottenuto la cittadinanza nel maggio 2012 dopo sette anni di residenza. Curiosamente, i sette anni di Bedene scatterano proprio nel marzo 2015, quando ci sarà il primo turno di Coppa Davis. La corsa contro il tempo è già iniziata. A patto che Andy Murray sia d’accordo.
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