di Gabriele RivaRoger
Federer ha perso ancora
di Gabriele Riva
Roger
Federer ha perso ancora. Dopo la scoppola (morale, non tecnica) di Wimbledon
e della finale persa con Nadal, lo svizzero è tornato in campo a Toronto
per la Rogers Cup, tappa canadese del circuito Masters Series. Bye al primo
turno ed esordio con il francese Gilles Simon (n.22 del mondo, e freschissimo
vincitore dell’Atp di Indianapolis solo la scorsa settimana). Non molto
appariscente, non molto considerato, Simon sta giocando il suo tennis migliore
anche se i primi 26 minuti di match sembravano riconsegnare agli appassionati
il Federer che si ricordavano. 6-2 e partita indirizzata come meglio non
si poteva. Nel secondo la musica è cambiata, Simon ha pareggiato il conto
dei parziali e nel terzo set è tornato su dall’1-3, ha riacchiappato il
numero 1 del mondo e l’ha breakkato ancora una volta nel momento decisivo,
sul 5-4 in suo favore e servizio Rogi. Quattro punti a zero in quel game
(il match point è andato via con un rovesciaccio incrociato lungo di un
paio di metri) ad alzare bandiera bianca. La stessa che probabilmente
dovrà
alzare anche nel ranking visto che invece Rafa Nadal va come un treno e
ha dato due set a zero al canadese Jesse Levine. Ma Ruggero reagisce con
l’eleganza che lo contraddistingue, "la stagione sul cemento è
iniziata
male, avrei voluto diversamente ma non è la fine del mondo".
Nelle prossime settimane dunque il Federer-Regno
potrebbe finire, e così anche la classifica darebbe ragione a chi da
Londra
2008 in poi andava professando che Roger non è più il Migliore.
Come, dove
e quando? Nel prossimo torneo, l’altro Masters Series nord americano,
statunitense questa volta, quello di Cincinnati. La chance lo spagnolo
potrebbe averla lì (ammesso e non concesso che vinca Toronto). Certo, sta
il fatto che, contestualizzato, Federer resta ancora il più grande di
sempre,
per quel che ha fatto e mostrato in questi anni. 234 settimane al vertice
non si cancellano con un’annata storta, con un 2008 in ombra. Detto
questo,
come per il post finale dei Championships, anche per il post sconfitta
con Simon a Toronto, la chiusa resta sempre la stessa: il Migliore, oggi,
non si chiama più Roger Federer.
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