Tanta gavetta, fino all’ingresso nei 100 e alle prime soddisfazioni: ora la sfida a Sinner

E’ programmato come terzo match, quindi attorno alle 15 di oggi, e se il clima sarà quello di ieri si tratterà comunque di un duello al sole, anche se decisamente squilibrato. Jannik Sinner è il numero 1 del mondo e lo ha ribadito anche all’esordio contro Navone, il suo avversario odierno si chiama De Jong, è olandese ma non è né un centravanti del PSV Eindhoven né un fenomeno del Barcellona: di nome fa Jesper, detto Jes, ed è il numero 93 del mondo.
Ventiquattro anni, nato a Haarlem, ha un fisico ‘normale’ – un metro e 80 per 70 chili – e non ha caso sostiene di assomigliare, nel gioco, a David Goffin. «Non sono potente, preferisco usare gli schemi, il ritmo, l’intelligenza», spiega. Ha fatto il suo debutto nel Tour nel 2022, l’anno in cui è mancato nonno Jan, che fin da piccolo lo aveva incitato, spinto a inseguire il sogno di diventare un professionista. «Era un allenatore di calcio – ha raccontato – ma era un super appassionato di tutti gli sport, e qualsiasi olandese facesse un risultato riceveva da lui un messaggio di congratulazioni. Tutti lo amavano, veniva sempre ai tornei e ora mi manca molto. Era il mio più grande tifoso». A tennis ha iniziato a giocare a 4 anni, tirando racchettate ai muri nel circolo di fitness dove lavora mamma Maureen che ospita anche campi di squash. E’ cresciuto ammirando Federer – e Messi nel calcio – e cambiando spesso allenatore. «Ne ho avuti sei o sette, ma tutti mi hanno regalato qualcosa». Curiosamente, il suo sogno sarebbe gestire un ristorante italiano, mentre il suo dolce preferito sono i Macarons.
La sua carriera per ora non è ricca di grandi risultati. Jes considera il secondo turno raggiunto attraverso le qualificazioni agli Australian Open dello scorso anno il più importante, se non altro il primo in cui ha capito di potercela fare, anche se nel 2024 al Roland Garros ha superato un turno in più, fermato solo da Carlos Alcaraz. Nello scorso gennaio è stato semifinalista a Montpellier, a marzo ha raggiunto la finale al Challenger di Murcia. Un risultato che gli ha consentito di entrare finalmente fra i primi 100 Atp. «L’anno scorso a luglio ero n.103, ma mi ci sono voluti nove mesi per fare l’ultimo passo: non facevo che controllare il live ranking». Al Challenger dell’Estoril ha seccato al primo turno Fonseca, qui a Roma ha sorpreso Davidovich-Fokina, contro Sinner ha giocato l’anno scorso a Melbourne, perdendo al secondo turno con un periodico 6-2. La rivincita pare una mission impossibile, ma sicuramente nonno Jan gli direbbe che i sogni vanno sognati per intero.