Sono il Paese più titolato nella storia della Davis, ma non godono di grande considerazione. Tuttavia, l'avventura degli Stati Uniti nell'Insalatiera del 2018 è partita nel migliore dei modi, con una convincente vittoria in Serbia. Per carità, i vincitori del 2010 si sono presentati con un team più che rimaneggiato, ma si giocava comunque in trasferta e sulla terra battuta, superficie storicamente ostica agli Yankees. Nella prima giornata, Sam Querrey e John Isner avevano fatto il loro dovere, poi la missione è stata completata da Ryan Harrison e Steve Johnson, bravi a tenere a sufficiente distanza l'inedita coppia Zekic-Milojevic. È finita 6-7 6-2 7-5 6-4 e gli Stati Uniti sono l'unica squadra, oltre al Kazakhstan, ad aver centrato i quarti dopo due giornate. La buona notizia è che il tabellone sembra decisamente sbilanciato verso l'alto: le squadre più forti sono altrove, dunque per gli Stati Uniti c'è una bella chance per arrivare in fondo. Salvo sorprese, nei quarti troveranno il Belgio (avanti 2-1 contro l'Ungheria) e avranno il vantaggio del fattore campo. Nell'eventuale semifinale, la vincente tra Kazakhstan e (probabilmente) Croazia. Contro i croati sarebbe dura, anche perché si giocherebbe fuori casa. Ma il team a stelle strisce sembra forte e compatto il giusto.
UN TEAM COMPATTO
“Siamo entusiasti di essere nei quarti, molto probabilmente con la prospettiva di giocare in casa – ha detto il capitano Jim Courier – sarebbe bello dare a questi ragazzi la possibilità di giocare in casa, visto che abbiamo giocato in trasferta le ultime due partite. Non vediamo l'ora”. Con l'uscita di scena dei gemelli Bryan, hanno trovato una buona alternativa in Ryan Harrison, numero 10 nella classifica di doppio in virtù del clamoroso successo dell'anno scorso al Roland Garros. Senza nulla da perdere, i serbi hanno giocato una buona partita e hanno vinto meritatamente il primo set al tiebreak (peraltro dopo essere stati avanti 5-3). Da quel momento, tuttavia, gli americani hanno preso in mano il match e l'esito non è mai stato in discussione, nonostante una resistenza decisamente accanita. Nel terzo set, Zekic e Milojevic hanno cancellato una marea di palle break, ma hanno ceduto all'undicesimo game. Il quarto set era poco più che accademia. Con questo successo, gli americano potranno godersi una domenica di vacanza. “Il mio capitano e il mio compagno mi hanno dato una mano a sistemarmi dopo un inizio difficile. Abbiamo espresso un buon tennis, lottando per tutta la partita. È ancora più gratificante, avendo trovato un ambiente difficile" ha detto Harrison. Per gli Stati Uniti è il primo successo dopo due sconfitte contro la Serbia, nel 2010 e nel 2013. In entrambe le occasioni, i balcanici erano arrivati in finale (vincendo nella prima occasione, perdendo la seconda). Gli anni del dominio incontrastato sono passati, e adesso gli United States of America si devono accontentare del ruolo di outsider. Però hanno discrete cartucce.
Come detto, ben sei match devono ancora chiudersi. Escludendo le tematiche di Giappone-Italia, tuttavia, soltanto Australia-Germania sembra davvero incerto. Con la vittoria in doppio, Spagna e Francia dovrebbero aver cancellato i timori della prima giornata. Nonostante la generosità degli ungheresi, bravi ad accorciare le distanze, è difficile pensare che il Belgio si lasci sorprendere. In Croazia, i canadesi avrebbero bisogno di un miracolo per battere i padroni di casa. Il ritorno di Marin Cilic convince, e anche in caso di impresa di Denis Shapovalov contro Borna Coric, il n.3 ATP partirebbe clamorosamente favorito su Vasek Pospisil. Nel complesso, è stato un pomeriggio ordinario. L'impresa si era vissuta in nottata, con il successo del doppio tedesco in Australia. Ma attenzione: la sorprese, in Davis, sono sempre dietro l'angolo.
COPPA DAVIS 2018, Primo Turno
Francia – Olanda 2-1
Giappone – Italia 1-2
Spagna – Gran Bretagna 2-1
Australia – Germania 1-2
Kazakhstan – Svizzera 3-0
Croazia – Canada 2-1
Serbia – Stati Uniti 0-3
Belgio – Ungheria 2-1