ROLAND GARROS – Prestazione sconcertante dello svizzero: 62 errori gratuiti lo spediscono fuori al primo turno. “Devo rimettere insieme i pezzi, ma ora è tutto diverso”. Fognini, intanto…
Di Riccardo Bisti – 27 maggio 2014
Che batosta. Così pesante e sonora non se l’aspettava nessuno. Stan Wawrinka è considerato un guerriero, un combattente, uno che non molla mai. E invece è franato al primo turno del Roland Garros, travolto dal peso di una pressione che ha collocato il suo primo turno sul Campo Chatrier. Lo avevano preferito a Rafael Nadal, forse perchè parla francese come loro, o forse perchè era l’unico giocatore ad avere la speranza di firmare il Grande Slam. Lui ha tradito, perdendo in quattro set contro Guillermo Garcia Lopez. Una sconfitta durissima, in cui lo svizzero ha perso gli ultimi nove giochi. Un disastro assoluto. Non si può descrivere altrimenti il 6-4 5-7 6-2 6-0 con cui lo spagnolo lo ha massacrato, senza mai andare in difficoltà dal lato del rovescio, il colpo su cui Wawrinka ha costruito mezza carriera, forse di più. Qualcuno sussurra che non stesse bene alla schiena, già malandata a Madrid (KO con Thiem) e a Roma (battuto da Tommy Haas). Eppure lo svizzero non ha cercato scuse, assumendosi le colpe di una sconfitta che ha scomodato gli statistici. Era dal 1998 che il campione dell’Australian Open non perdeva al primo turno del Roland Garros. E ci sono sempre di mezzo quelli che parlano in spagnolo. Petr Korda massacrò Marcelo Rios nella finale di Melbourne, poi si arrese a Mariano Zabaleta a Parigi. Da par suo, Wawrinka ha raccolto i cocci di Nadal in Australia e ha ceduto al numero 41 ATP, giocatore di esperienza e dal tennis tutto sommato piacevole, anche se molto incostante. Garcia Lopez aveva esaltato a Monte Carlo, scippando un set addirittura a Novak Djokovic. Anni fa, battè Nadal a Bangkok in un match passato alla storia per l’incredibile numero di palle break annullate (furono 24 su 26). Ci si poteva attendere un match combattuto, ma non la vittoria. In fondo, Wawrinka si esalta nella lotta. Spesso ne è uscito vincitore, accompagnato dai suoi pugnetti al limite della sportività.
“NON SONO MICA COME RAFA, NOLE E ROGER…”
“Devo rimettere insieme i pezzi della mia carriera, ma oggi è tutto diverso – ha detto un enigmatico Wawrinka dopo la batosta – ho vinto uno Slam, un Masters 1000, sono numero 3 ATP…sono pezzi diversi e non li ho ancora trovati. Garcia Lopez è un ottimo giocatore, lo conosco da anni. Non ho niente contro di lui, ma è stata tutta colpa mia. Non mi è piaciuto il modo in cui ho giocato, in cui ho cercato soluzioni”. Totalmente apatico, ha commesso 62 errori gratuiti, soprattutto con quel rovescio che di solito non sbaglia mai. Dopo un discreto inizio (3-1 nel primo set), Stanislas è franato in un mare di errori. La sua colpa è stata la totale incapacità di trovare un piano alternativo, o semplicemente di giocare “umile”, costruendosi il punto con 5,6,7 colpi anzichè cercare subito il vincente. Quando una gran risposta di dritto gli ha regalato il secondo set, si pensava che il match avesse cambiato direzione. Invece è iniziato un dramma. Se Stan fosse davvero al 100%, ci sarebbe da preoccuparsi. “Sono vittima di troppi alti e bassi – ha ammesso – per questo ho sempre detto che non sono al livello di Nadal, Djokovic e Federer. Loro sono qui da molti anni e hanno già vinto tutto. Io so che avrò il loro livello, posso batterli, ma non è la stessa cosa. Devo mettere insieme il puzzle e trovare le giuste soluzioni”. Lo scorso anno, aveva colto i quarti prima di arrendersi a Nadal. Di solito, dopo una partita del genere, iniziano i processi. Guai. Wawrinka è cresciuto davvero, ma forse è troppo tardi per pensare di agganciare i migliori con continuità. I suoi predecessori Korda e Roddick (ultimo giocatore compreso tra le prime quattro teste di serie a perdere al primo turno) sono passati alla storia come One Slam Winners. Probabilmente finirà così anche per lo svizzero, che il giorno prima si era fatto un selfie sul centrale mentre osservava il match di Federer. Forse la sua sconfitta è iniziata proprio con quella foto. E Fognini cercherà di approfittarne: il ligure, adesso, è il giocatore di più alta classifica fino all’eventuale quarto contro Andy Murray. Dopo essere stato travolto dalla pressione a Roma, adesso ha la chance di riscattarsi. In tutti i sensi.
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