di Andrea Merlo
Sarà una finale nobile e di certo gradita quella che chiuderà la prima edizione del Valle d’Aosta Open, torneo Challenger da 30.000 Euro di montepremi che sta per vivere le sue battute conclusive sul play-it del Forum Sport Center di Courmayeur.
La kermesse diretta da Gianluca Battilani – un vero gioello quanto a organizzazione e livello tecnico sfoggiato – sarà impreziosita da un epilogo quanto mai affascinante, rappresentato dalla sfida tra Nicolas Mahut e Gilles Muller. Si tratta di una vera manna per il pubblico aostano, che potrà ammirare il confronto tra due giocatori dai trascorsi importanti, capaci di solcare in un recente passato i più prestigiosi palcoscenici a livello mondiale. Mahut ha conquistato l’accesso per la finale grazie al consueto ed efficace serve and volley, con cui ha domato Bachinger. Il tedesco ha disputato il solito match ordinato, ma il maggior talento del transalpino è infine risultato determinante.
Il primo set ha seguito l’ordine dei servizi sino al tie-break, in cui l’incisività a rete di Nicolas gli ha consentito di far suo il parziale. Nella seconda frazione Bachinger si è fatto sorprendere al terzo game, concedendo il break che è risultato fatale per l’esito dell’incontro. Sul 5-4 in suo favore Mahut è sembrato vacillare leggermente, e ma dopo essersi fatto annullare due match point consecutivi ha apposto il proprio sigillo al termine di uno dei rari scambi da fondo.
Ha dovuto ricorrere a ogni malizia per avere ragione del giovane Jerzy Janowicz invece Gilles Muller, complice un black-out al servizio che è costato al lussemburghese il primo set. Inizio sfavillante, una caccia all’ace che ha visto il polacco battere costantemente a più di duecento all’ora, mentre la testa di serie numero tre ha cercato – spesso con successo – angolazioni estreme. Sul 4-4 Muller ha iniziato a essere meno incisivo con la prima palla, e così la consueta aggressività di Janowicz in risposta è costata al lussemburghese il primo parziale. Il secondo set è iniziato con un altro break in favore del polacco, complici i quattro doppi-falli dell’avversario. Da buon giocatore di vertice, quando ormai il danno sembrava irrimediabile, Muller ha saputo trovare le contromosse necessarie per tornare in partita. Anzichè cercare con insistenza il vincente infatti ha iniziato a giocare un back mortifero che ha spesso mandato fuori tempo l’irruente Jerzy . Ne è scaturita una rimonta inarrestabile , conclusa con quattro break conquistati nei due set successivi senza concederne alcuno. Janowicz ha disputato – come di consueto in questo torneo – un ottimo incontro, ma il divario in termini di gestione del match e varietà nelle scelte offensive nei confronti del lussemburghese è sembrato ancora evidente.
In attesa della finale intanto Mahut ha già fatto suo il titolo nel doppio. In coppia con Marc Gicquel ha infatti sconfitto in finale i connazionali Renard e Charron.
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