Esilarante antologia delle più brillanti dichiarazioni di Ernests Gulbis. Adesso vuole che si parli di lui soprattutto per il tennis, ma in questi nni quante ne ha dette…
A Stoccolma, Ernests Gulbis è stato arrestato per aver adescato una prostituta
TennisBest – 1 marzo 2013
Sembra che Ernests Gulbis si stia impegnando veramente. A Delray Beach ha ottenuto una buona vittoria contro Sam Querrey, la prima contro un top 25 dopo sei mesi. In Florida, torneo vinto nel 2010, si è presentato da numero 109 ATP e ha dovuto giocare le qualificazioni. Adesso è nei quarti e ha un match tutt’altro che proibitivo contro Daniel Munoz de La Nava. Sul lèttone si è detto e scritto di tutto. Il problema è che da qualche anno si parla di lui soprattutto per vicende extratennistiche o per le sue dichiarazioni. Gulbis è convinto di poter tornare ad alti livelli, anche se contro Querrey non ha avuto un atteggiamento impeccabile. Ha lanciato via la racchetta, ha mostrato vivi segni di nervosismo…ma ha saputo riprendersi in tempo, rimontando da 0-4 nel set decisivo. Nell’attesa (o speranza?) che Gulbis possa tornare a far parlare di sé soltanto per il tennis, vale la pena riportare un’antologia delle sue frasi più famose.
“E’ stato divertente essere chiuso in cella per aver adescato una ragazza. Tuttavia non tornerò mai più in Svezia: esci, incontri una ragazza e ti mettono in prigione. Non è normale”.
“Quando incontro una ragazza, non le chiedo che professione fa. Non le chiedo se fa la parrucchiera o qualcos’altro. Se una ragazza mi chiede cosa faccio, di solito mento. Dico che non faccio niente, oppure che sono un musicista o qualcosa del genere. Poi all’improvviso arriva la polizia e mi portano in prigione. Ho passato una notte in carcere per niente, proprio per niente. Per questo sono arrabbiato con il governo svedese”.
“E’ stato molto divertente. Credo che ognuno debba andare in prigione almeno una volta”
“Sono uscito, ho incontrato una ragazza, le ho chiesto di venire nella mia stanza, sono venuti i poliziotti e mi hanno arrestato. Ho trascorso otto ore in carcere. Ci sono stati un paio di problemi. Il primo è che dovevo andare in bagno e non mi ci hanno fatto andare per un paio d’ore. L’altro è che, di solito, nei film americani puoi fare una telefonata quando vieni arrestato. Mi hanno detto che in Svezia non hanno questa regola”
“Cosa fanno le persone quando escono? Si ubriacano. Uscire e non bere: non lo capisco. Se vai in un locale notturno, che divertimenti hai? Nessuno. La musica è troppo alta, tutti sudano, tutti ballano, è buio, tutti spingono, tutti sono ubriachi. E se sei l’unico sobrio non ti diverti. Se invece ti fai un paio di drink e ti metti al livello degli altri, puoi ottenere qualcosa di positivo. Ma non è quello che mi piace. Preferisco stare con la mia compagnia, invitare una ragazza a uscire, bere un drink in un ambiente tranquillo”
“Quando sei a un torneo non devi bere. E’ stupido. Credo che i tennisti non debbano bere. Se io inizio a bere, ho intenzione di farlo fino al mattino. Se vado in un locale notturno mi faccio quattro birre e sto bene. Se esco, faccio un’uscita come si deve. Non ho niente da fare il giorno dopo, posso dormire e poi mi faccio una corsa o qualcosa del genere. Ma se ti stai allenando o sei nel bel mezzo di un torneo, non ho alcuna intenzione di uscire”
“Mi piace la vodka pura, con un po’ di buon cibo. Inoltre, una cosa che mi piace molto è un bicchierino di vodka seguito dal latte. Il latte è ottimo per lo stomaco. Dopo la vodka, ti dà una calmata. Evita la sensazione di bruciore. Provatelo”
“La vodka è pericolosa. Devi controllarti se non vuoi andare fuori controllo. Se vuoi andare sul facile, bevi birra. Mi piace la birra, ma non quella tipo urina che avete in America”
“Una volta ho perso il portafoglio a Miami. Una ragazza mi ha chiesto se volevo andare a farmi una nuotata. La discoteca era proprio in riva all’oceano. Le ho detto: ‘Ok, perfetto, andiamo’. Così siamo andati in spiaggia. Ho lasciato il portafoglio e il cellulare nella sua borsa. Siamo stati a nuotare per una ventina di minuti. Non c’era nessuno, c’era una bella luna piena, un bel clima. Così abbiamo lasciato la borsa sotto una sedia nella spiaggia. Siamo tornati e non c’era più nulla”
“Quando sono a un torneo, non presto attenzione alle donne. Per quanto possa sembrare strano, resto col mio team e vado a cena con loro. Quello che succede intorno, le ragazze…non voglio perdere energie per questo. Incontrare una persona nuova porta via energie, sapete? Se incontro una ragazza, non sono pronto ad avere subito un rapporto con lei. Cosa ho nella mente? Per ogni ragazzo normale, l’obiettivo è portarsela a letto appena possibile. Ci vuole tutta l’energia. In un torneo, non lo faccio."
“Il sesso prima delle partite? Credo che a una donna possa portare un po’ di energia. Per gli uomini è il contrario. Non credo che sia una buona cosa”
“Ho vinto un match ed è il mio compleanno. Come festeggerò? Voglio andare a letto il prima possibile. Basta con le feste. Ho avuto abbastanza feste nella mia vita”
“Ho fatto tutte le cose sbagliate possibili che si possono fare in una carriera professionistica. Ma sono molto felice di aver commesso questo errori. L’importante è capirli. Erano i miei errori, non di nessun altro. Ho imparato”
“Dopo aver giocato un buon torneo ti prendi una settimana di pausa. La puoi trascorrere nel modo giusto, andando a correre un’ora al giorno oppure in palestra. Oppure non fare niente, come ho fatto io. Mangiare e bere quanto vuoi e non dormire la notte. A 17 anni, un settimana così non la senti. A 22 inizi a patirla. E non giochi più tanto bene”.
“Vi dirò un segreto. I singolaristi se ne fregano del doppio. Per loro il doppio è soltanto allenamento”
“Mi allena Canas, che è stato squalificato per doping? Anche io ho una cattiva reputazione, così siamo in due”
“Quando ho battuto Berdych a Wimbledon ero molto contento di non essermi disunito nel finale, come al solito. Sono molto conosciuto per la mia forza mentale, chiedete in giro. O guardate i miei match precedenti”
“Se quest’anno non combino niente, l’anno prossimo la mia carriera è finita. Non sono il ragazzo che a 28 anni si massacra il fisico. Non voglio fare come Andre Agassi, che ha iniziato a giocare a 30 anni. Non voglio passare la mia vista a correre, riscaldarmi, stressarmi…non farò nulla in una casa di campagna” (detta nel marzo 2012)
“Contro Simon ho perso un set facendo tre punti? Sfortuna. La prossima volta ne farò quattro”
“Fino ai 13-14 anni di età, mi allenavo 4-5 volte a settimana per un paio d’ore a seduta. Ero molto contento di allenarmi. Andavo a scuola, conducevo una vita regolare, e il tennis era qualcosa che mi piaceva. Ho visto ragazzi di 14 anni allenarsi 6-7 ore al giorno. E’ una follia”
“Mi metto nei panni dei produttori di racchette. Ci hanno messo tanto impegno per realizzarle, poi arriva un’idiota come me che le rompe”
“Io non odio il tennis. Semplicemente mi dà un po’ sui nervi quando gioco male”
“Da una parte, non mi piace il tennis. Non mi piace viaggiare, la pressione, le attenzioni. Ma dall’altra parte penso: a 22 anni che altro posso fare? Andare al college, stare a casa a non fare nulla, pensare a come fare soldi…magari vivere coi soldi dei miei genitori? Ma no, meglio giocare a tennis”
“Ho i capelli in disordine? Tutti i prodotti di questo tipo sono per le ragazze. Lozioni per il corpo, creme, trucchi…gli uomini devono essere naturali. Ok, devi prenderti cura di te stesso, ad esempio farti la doccia per non puzzare. Il resto è solo essere naturali”
“Viaggio con il jet privato di mio padre? Sicuro. Ho anche un elicottero, un sottomarino e un astronave”
“Vengo da una famiglia benestante, quindi per me è normale avere soldi. Se provieni da una famiglia povera, il tennis serve per tirarti su, hai l’obiettivo di fare soldi. Io non ho questo obiettivo”
“Il mio stimolo? Dimostrare che ce la posso fare, che posso arrivare al top. Non mi interessano né i soldi né la fama. Non mi piacciono né i soldi né la fama. Non ne ho bisogno e non vivo per loro”
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