I retroscena della scelta dell’ATP di assegnare alla partnership FIT-CONI Servizi l’organizzazione delle Finals under 21. La candidatura di Milano ha battuto la concorrenza di varie città importanti: la sede scelta è il PalaLido, anche se potrebbe non essere pronto per novembre 2017. In tal caso, si va al Forum. Il torneo durerà cinque giorni, in gara i sette migliori under 21 della Race to Milan più una wild card. Ma non è detto sia italiana.– L’ufficialità è arrivata domenica mattina, in una sala dello Starhotel Business Palace del quartiere Rogoredo. Appena eletto alla guida del Comitato Regionale Lombardo della Federazione Italiana Tennis per il prossimo quadriennio, Sergio Palmieri ha approfittato del suo primo discorso da presidente per comunicare la grande novità del 2017: l’arrivo a Milano del Masters under 21. Le prime voci sulla nascita di una sorta di ATP Finals per i giocatori della Next Generation hanno iniziato a circolare nel giugno 2015, ma ancora non riguardavano l’Italia. Da noi è saltato fuori tutto quando Chris Kermode, presidente dell’Atp, accennò proprio a Palmieri, direttore degli Internazionali d’Italia, la possibilità di mettere in piedi la competizione. “Chiese se l’Italia fosse interessata a ospitare l’evento – ha detto lo stesso Palmieri – perché lui personalmente auspicava che si tenesse in Europa. Ricordo di avergli detto subito che la FIT era molto interessata, sicuro che il presidente Binaghi e il consiglio federale avrebbero colto l’occasione”. Non sbagliava. Durante gli ultimi Internazionali d’Italia, annunciando alla stampa la candidatura della partnership FIT-CONI Servizi, il presidente Angelo Binaghi aveva parlato di Milano o Torino, visto l’interesse di riportare una grande manifestazione nel nord Italia. Alla fine la scelta è ricaduta sul capoluogo lombardo, che tornerà ad abbracciare un evento ATP dodici anni dall’ultima volta, quando a vincere fu un giovane Robin Soderling. “Durante il torneo di Wimbledon il board dell’ATP ha valutato tutte le opzioni e ha espresso un parere favorevole su Milano. Fra le candidature c’erano città importanti come Miami, Los Angeles e altre, ma la più pericolosa è stata Città del Capo (in Sudafrica, ndr), perché forte di un fuso orario quasi uguale al nostro. Però l’ATP ci teneva a restare in Europa, per facilitare i giocatori a livello logistico, così hanno optato per Milano. All’ultimo Us Open è arrivata l’ufficialità, quindi abbiamo costruito contratto e dettagli. Per l’ATP si tratta di evento cruciale, sarà la grande novità del 2017. È una delle prime mosse che fanno per il dopo Fab Four: hanno bisogno di promuovere i loro giovani, e far si che se ne parli prima che diventino dei top player”.
PALALIDO: TELENOVELA LAVORI
FIT e CONI Servizi si sono aggiudicate la possibilità di organizzare la manifestazione per cinque anni, proponendo come sede il Mediolanum Forum o il PalaLido. L’associazione ha preferito il secondo, dopo aver mandato un rappresentante ad Assago durante l’evento Djokovic&Friends. Constatato che l’impianto era enorme e dunque poco adatto a una manifestazione appena nata, hanno puntato sul più contenuto PalaLido, che in assetto da tennis arriva ad accogliere circa 5.500 spettatori. “E poi è una struttura nuova, moderna e nel cuore della città”, ha sottolineato Palmieri. Ma c’è un problema: l’impianto in zona San Siro, che ospitò qualche edizione del primo ATP di Milano e poi tutte quelle dell’ultimo, dal 2001 al 2005, è chiuso da sei anni per lavori di ristrutturazione, più volte bloccati dalla burocrazia. Il progetto finale, stilato da Tecnion (la stessa società che si è occupata dello Juventus Stadium e di tanti altri impianti in giro per il mondo), sarebbe dovuto essere completato da anni, e l’ultimo “termine” era stato fissato per l’estate appena conclusa. Ma non è bastato nemmeno l’interessamento – e i soldi – di Giorgio Armani, che desiderava dare una casa stabile alla sua Armani Jeans Milano di pallacanestro, per sbloccare definitivamente una situazione in lento movimento. Per ora nulla da fare, ma la FIT ha ricevuto garanzie concrete da Roberta Guaineri, assessore allo sport del Comune di Milano: il PalaLido dovrebbe essere completato in tempo per il Masters. “Abbiamo già avuto un incontro e i segnali sono positivi”, ha assicurato Palmieri. Tuttavia, pur possibilista sulla questione, l’assessore della nuova giunta in carica dal giugno scorso ha fatto presente che non è escluso che i lavori non si completino in tempo. La FIT ha dunque chiesto (e ottenuto) che il Forum di Assago venga tenuto libero nelle date interessate, inizialmente destinate a un concerto, così da avere un piano B qualora la prima edizione non si potesse giocare al PalaLido. “Abbiamo pensato anche a delle alternative, come a un palazzetto da costruire ex novo nella zona di Expo, ma occorrono troppi soldi e c’è poco tempo a disposizione. Oppure al Polo Fieristico di Rho, ma Rho non è Milano e l’ATP non sarebbe d’accordo. Quindi sabato (8 ottobre, ndr) abbiamo confermato all’ATP che il torneo sarà al Forum o al PalaLido”. Durante la settimana di Basilea i vertici dell’ATP si presenteranno a Milano per un sopralluogo, sia sullo stato dei lavori al PalaLido sia per verificare i vari allestimenti possibili al Forum. “Ora insieme a Diego Nepi Molineris di CONI Servizi, l’uomo che ha riorganizzato il Foro Italico, dobbiamo studiare e presentare un progetto di tutto quello che andremo a realizzare. Cercheremo di perdere meno tempo possibile”.
MOLTO PIÙ FASCINO DI UN ATP 250
Il Masters under 21 avrà la stessa formula delle ATP Finals vere e proprie, anche se cambierà la durata, di cinque giorni invece che di otto. Non avendo il doppio, a Milano (la prima edizione è in programma da mercoledì 8 a domenica 12 novembre) si giocheranno quattro match di singolare in ogni giornata, con la possibilità di vedere impegnati tutti gli otto protagonisti sia mercoledì, sia giovedì, sia venerdì. I migliori due di ogni gruppo passano alle semifinali di sabato, i due vincitori si sfidano all’indomani per il titolo. Il torneo andrà a riempire la finestra vuota fra il Masters 1000 di Parigi-Bercy e le ATP Finals dell’O2 Arena di Londra, in una settimana che potrà garantire una visibilità mediatica ancor più importante, data l’assenza di altri appuntamenti. Al torneo parteciperanno i migliori sette under 21 della “Race to Milan”, classifica apposita che verrà inaugurata dall’ATP a inizio 2017, più una wild card da concordare fra gli organizzatori e l’ATP, che ha promesso grandi investimenti a livello promozionale. “Noi speriamo di riservarla a un giocatore italiano – prosegue Palmieri – magari da decidere attraverso una prova di qualificazione fra i nostri migliori otto under 21 del ranking. Ma questo andrà valutato con l’ATP. Milano, che già conta sul Trofeo Bonfiglio (uno dei cinque appuntamenti under 18 più importanti al mondo, ndr), potrebbe diventare una sorta di capitale europea del tennis under 21. E c’è addirittura il rischio che qualcuno dei giocatori aventi diritto non possa venire a Milano perché impegnato nelle ATP Finals vere e proprie“. Per rendere l’idea, se il Masters si giocasse già da quest’anno, al momento i qualificati sarebbero i sette migliori nati dal 1995 (compreso) in poi: Kyrgios, Zverev, Coric, Edmund, Khachanov, Fritz e Nishioka. Non si sa ancora se la manifestazione assegnerà punti ATP (probabile), mentre è certo che ci sarà un montepremi importante, presumibilmente di un milione e mezzo di euro. Somma che dovrebbe bastare per attirare in Lombardia tutte le stelle del futuro. Un gruppo che può garantire una manifestazione veramente affascinante, sicuramente più di quell’ATP 250 che tanti appassionati sognano, trascurando che senza onerosi gettoni di presenza ai top-10 (ricca voce di spesa in un budget già molto importante) si rischierebbe di trovarsi con delle fasi finali prive di particolari motivi d’interesse. Basta guardare a numerosi tornei di categoria giocati nel 2016 per rendersene conto. Dunque è meglio godersi l’iniziativa dell’ATP. Sperando si riveli vincente, in uno sport che con le novità non è mai andato troppo d’accordo.
Un rendering della veste che dovrebbe assumere il PalaLido in assetto da tennis
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