Le precipitazioni non danno tregua al torneo, ma si riesce a giocare. “Quali” in un pomeriggio, da martedì il main draw con subito 10 incontri di singolare…

La seconda giornata del Challenger Atp di Cortina d'Ampezzo è cominciata presto. Alle 6 del mattino, per l'esattezza: almeno per gli addetti e i volontari della manutenzione, impegnati a mettere una pezza sulla situazione dei campi inzuppati di pioggia. E lo hanno fatto letteralmente, con stracci, secchi e spugne per permettere lo svolgimento del Day 3, ancora spezzettato e ritardato dagli scrosci continui. In uno scenario così, con tutta la giornata di domenica da recuperare, avere i match del turno decisivo in campo poco dopo le 19 non era per nulla scontato. Ma con l'ultimo match del secondo turno chiuso alle 18 (la vittoria del romano Riccardo Ghedin sull'argentino Juan Pablo Paz per 7-6 6-4), lo scenario è diventato improvvisamente realistico. Anche perché va tenuto presente che alle 14, con 4 ore di ritardo sul programma, nessun giocatore aveva ancora potuto calcare la terra rossa ampezzana. Poi la svolta, con un flebile sole a farsi spazio tra le nubi. Abbastanza per mettere in moto tutta la macchina: 4 campi, 8 match fino al termine del 2° turno delle qualificazioni. Fase di tabellone cadetto in cui è finita l'avventura dei fratelli Virgili, Augusto e Adelchi, così come quella di Andrea Pellegrino, reduce da un doppio successo Futures e da una buona prestazione all'esordio: fatale per il pugliese la solidità dell'argentino Andrea Collarini, combinata con le condizioni umide certamente più favorevoli allo stile dell'avversario che al suo. Promossi al turno decisivo, tra gli azzurri (oltre a Ghedin), anche il marchigiano Gianluigi Quinzi (foto GAME) e l'altro toscano Walter Trusendi.

 

Già nel primo pomeriggio era arrivata la decisione della direzione gara di rimandare a martedì gli unici match di tabellone principale inizialmente programmati per lunedì (la sfida di singolare tra l'argentino Agustin Velotti e il campano Lorenzo Giustino e il doppio Serena/Bergagnin contro il duo tedesco Stadler/Satschko). Il ritardo accumulato nei primi tre giorni è importante ma non certo incolmabile, soprattutto se è vero che – come sembrano promettere le previsioni meteo – all'orizzonte ci sono giorni di sole e tempo buono. E serviranno, perché martedì sarà un'altra giornata di full immersion, con gran parte dei protagonisti in scena. Tutti insieme, tutti pronti sui blocchi di partenza: c'è Federico Gaio, arrivato da Biella con i 110 punti Atp appena intascati e con il sorriso di chi sa di essere in fiducia (tra l'altro a Cortina non ha punti da difendere). Ma ci sono anche i tre baby piemontesi Lorenzo Sonego, Matteo Donati e Stefano Napolitano, pure lui reduce da un mese di alto profilo nel circuito Challenger. E poi ci sono gli stranieri, come i due russi Andrey Rublev e Karen Khachanov, entrambi a far coppia fissa tra Tennis Country Club e centro di Cortina con i coach spagnoli Galo Blanco e Fernando Vicente, rispettivamente ex n.40 e n.29 al mondo. Li aspetta un'altra, lunga giornata di tennis.

 

I RISULTATI DELLA GIORNATA – Qualificazioni, secondo turno – L. Miedler (AUT) b. D.E. Galan (COL) 4-6 6-2 6-2, C. Hemery (FRA) b. M. Podusz (LAT) 6-3 7-6(4), G. Quinzi (ITA) b. N. Turchetti (ITA) [WC] 6-3 6-2, W. Trusendi (ITA) b. Au. Virgili 6-4 6-1, V. Galovic (CRO) b. N. Jarry (CHI) 6-3 6-4, A. Collarini (ARG) b. A. Pellegrino (ITA) 7-6(7) 6-3, T. Brkic (BIH) b. Ad. Virgili 6-4 7-6(6), R. Ghedin (ITA) b. J.P. Paz (ARG) 7-6(4) 6-4.

 

Ufficio Stampa Internazionali di tennis di Cortina