La notizia è la sconfitta di Federico Gaio, giunto alla terza edizione degli Internazionali di Cortina d'Ampezzo nel miglior periodo della sua carriera, dopo aver conquistato due challeger di fila e il proprio best ranking. Le fatiche si sono fatte sentire e beneficiarne è stato un Guido Andreozzi implacabile, solido dall'inizio alla fine e capace di tenere il tennis del 24enne faentino sempre sotto i livelli di guardia. Ci è voluta un'ora e un quarto scarsa al sudamericano per staccare il biglietto per i quarti di finale e per mettere le mani sul suo nuovo best ranking di n.133 Atp.
E intanto, oltre a Gaio, cadono anche le stelle a Cortina. Dopo il k.o. subito martedì dal favorito n.1 Carlos Berlocq, mercoledì esce di scena anche la testa di serie n.2, cioè lo spagnolo Inigo Cervantes. Con il n.74 e il n.81 Atp fuori dai giochi, il palcoscenico se lo prendono gli outsider. Come il brasiliano Joao Souza, che dopo due tie-break è riuscito a estromettere dal torneo proprio Cervantes. O come il piemontese Lorenzo Sonego, capace di buttar fuori il n.110 Atp Renzo Olivo, argentino n.6 del seeding ampezzano. O soprattutto come il campano Lorenzo Giustino che, con coach Diego Nargiso a bordo campo, si è già guadagnato un biglietto per i quarti di finale superando il favorito n.4 Karen Khachanov, spilungone russo già in difficoltà all'esordio contro il siciliano Caruso e ora definitivamente affondato da un doppio 6-3 del 24enne napoletano. Che può già guardare avanti alla sfida di venerdì contro Andreozzi.
Tornando all'Italia e a Sonego, l'allievo di coach Arbino, ha confermato il suo buon momento di crescita, sfruttando appieno le sue caratteristiche (servizio e diritto) e quelle delle condizioni di gioco in altura portando il match contro Olivo sui suoi binari tecnici fino a prevalere con lo score di 7-5 6-4.
Ma se l'Italia può sorridere con il 21enne torinese – tornato con questo successo all'interno dei Top 300 Atp – allo stesso tempo deve prendere atto delle sconfitte di Andrea Arnaboldi e di Gianluigi Quinzi. Il primo, semifinalista a Cortina nel 2015 e fresco quarto finalista nell'Atp 250 di Bastad (Svezia), ha ceduto con un doppio 6-4 all'esuberanza fisica e alle fucilate con il servizio del parigino Calvin Hemery. Una specie di Monfils in fase di costruzione: simile nel look, nelle movenze e nell'atletismo, ma ancora acerbo in quanto a muscolatura e acume tattico.
Nulla da fare anche per il ventenne marchigiano uscito a seguito di due tie-break persi con lo stesso parziale (8-6) contro l'altro qualificato argentino Andrea Collarini. E il 7-6 7-6 è stata una curiosa costante nella giornata di mercoledì, perché oltre al match di Quinzi, altre due partite (su 8 di singolare in programma) sono terminate con il medesimo punteggio. Oltre alla vittoria di Souza su Cervantes, anche quella del ventenne Andrey Rublev: il biondino russo ha eliminato il croato – ma cresciuto a Milano – Viktor Galovic.
Oggi, con sei match in programma a partire dalle 11, si completa il quadro dei quarti di finale (informazioni e biglietti su www.atpcortina.com).
Ufficio Stampa – foto Game