Borna Coric, 17 anni, lascia appena sette giochi a Rosol al suo esordio assoluto negli Slam. Affronterà Victor Estrella, il più anziano debuttante di sempre allo Us Open.

Di Alessandro Mastroluca – 27 agosto 2014

 
Il marchio del predestinato. Non è da tutti battere un top-30 alla prima esperienza nel main draw di uno Slam. Non è da tutti lasciare 7 game al numero 27 del mondo a 17 anni e 9 mesi, giocando con l'autorità del veterano, con i trucchetti dei giocatori più scafati, con i “grunt” ad accompagnare ogni colpo e la richiesta dell'asciugamano dopo ogni punto. Borna Coric ha messo un altro punto di non ritorno nella sua scalata a tappe forzate. Il 6-4 6-1 6-2 a Rosol, fresco di primo titolo ATP sul duro, a Winston Salem, è una dichiarazione di intenti difficilmente equivocabile. “A New York si ha l'impressione che le cose avvengano più velocemente che altrove” scrive Lawrence Block nel romanzo Liberazione. Un'impressione che si è fatta più forte che mai oggi, col successo di Coric e soprattutto della quindicenne CiCi Bellis che ha stordito la Cibulkova. E cambia poco se Rosol aveva ammesso di sentirsi distrutto dopo la finale di Winston Salem vinta dopo aver salvato due match point a Janowicz, pur avendo beneficiato di un bye, di un ritiro e di un walkover.
 
IL BALLO DEI DEBUTTANTI
Coric, che l'anno scorso ha vinto il titolo junior a Flushing Meadows, si è qualificato superando al secondo turno l'altro baby prodigio, il gioiellino classe 1998 Kozlov, e col passaggio al secondo turno avvicinerà la posizione numero 170 migliorando il best ranking di n.190. “E' una sensazione incredibile – ha detto il baby di Croazia – e avevo l'unico obiettivo di entrare nel main draw. Mi dicevo: se riesco a qualificarmi sarebbe perfetto. Ora vincere contro un top 30 è davvero incredibile”. Ma Borna è abituato a riscrivere i parametri della precocità. Ha cominciato a giocare a tennis a 5 anni, ha vinto in tutte le categorie giovanili, dall'under 12 all'under 18. Rovescio penetrante, dritto migliorabile, fisico ancora da potenziare, il croato non è particolarmente elegante nei movimenti ma legge benissimo il gioco e soprattutto arriva ovunque. Si è fatto notare per la semifinale al Bonfiglio a 15 anni, quando raccolse solo un game contro Quinzi. Da quasi quattro anni si allena in Inghilterra insieme a Donna Vekic alla Junior Tennis Coaching Foundation, finanziata da Chris Sherling e diretta da David Felgate, l'ex coach di Tim Henman. Seguito da allora da coach Ryan Jones, deve ringraziare proprio Sherling, l'imprenditore di 63 anni che finanzia l'accademia e la sua carriera in cambio di una percentuale sui guadagni futuri. Ma anche Goran Ivanisevic è molto importante nella sua carriera. Era al suo angolo a Umago, quando ha dato battaglia contro Fabio Fognini, e lo allena quando Borna passa da Zagabria. Se ce la fai a New York, insomma, ce la puoi fare ovunque. Chiedere, per credere, al suo prossimo avversario, che ha il doppio dei suoi anni e come lui è entrato nella storia. Estrella Burgos, primo top 100 nella storia della Repubblica Dominicana, è il più anziano debuttante di sempre agli Us Open. In 12 mesi, Estrella è passato da numero 300 del mondo a entrare tra i primi 80, ha battuto il suo primo top-20 (Gasquet a Bogotà, dove ha raggiunto la sua prima semifinale ATP), e passato per la prima volta in carriera un turno in uno Slam. Ha rimontato un set all'olandese Sijsling, ha chiuso 2-6 6-4 6-3 6-2 e si è preso il proscenio nel meno pronosticabile del ballo dei debuttanti
 
COME CHANG…O COME PESCARIU?
Coric non è certo il più giovane ad aver partecipato a uno Slam: il primato resta all’americano di origine asiatica Tommy Ho, che a 15 anni e 2 mesi ha esordito agli Us Open del 1988 perdendo 6-4 7-6 7-6 da Kriek. Coric è comunque tra i più precoci ad aver vinto al debutto in un Major. Solo Chang ci è riuscito prima dei sedici anni, allo Us Open 1987, quando ha sorpreso McNamee 6-3 6-7 6-4 6-4 e si è sorpreso dell'attenzione del pubblico, tanto da non poter andare a pescare come faceva di solito con i genitori per rilassarsi. Primato anche per Jimmy Arias, che aveva festeggiato i 16 anni da 10 giorni quando ha eliminato al primo turno degli Us Open 1980 il sudafricano Fred Sauer. “Per me è come un figlio” commentava Nick Bollettieri, parlando del primo vero prodotto della sua accademia. Vincere la prima disputata in uno Slam a 16 o 17 anni non basta sicuramente a prefigurare una carriera da campione, ma è stata spesso un'ottima indicazione. Precoci e vincenti i debutti di Becker a Wimbledon 1984, di Gottfried agli Us Open 1976, di Woodbridge in Australia nel 1988, di Wilander a Wimbledon 1981, di Nadal a Wimbledon 2003, di Mottram a Wimbledon 1972. Non hanno perso tempo nemmeno gli australiani Bernard Tomic (primo successo Slam all'esordio assoluto in Australia a 16 anni e 2 mesi nel 2009) e John Alexander, il primo “baby prodigio” dell'era Open: l'australiano, che poi diventerà il più giovane di sempre a rappresentare la sua nazionale in Davis, ha giocato il primo Slam della nuova era, in una Parigi sessantottina e un po' uggiosa, e raggiunto il terzo turno a 16 anni e 10 mesi. Poche, ma significative le eccezioni: hanno vinto la prima partita Slam anche Thierry Tulasne, che comunque è stato numero 10 del mondo ma non ha mai passato gli ottavi negli Slam, ma soprattutto Dinu Pescariu, rumeno che ne avrebbe vinte soltanto altre due (e pensare che da junior faceva il fenomeno e batteva McEnroe), e l'australiano Craig Miller che non entrerà mai in top-100. Non sembra questo, comunque, il destino di Borna Coric.
 
CAMPIONI DI PRECOCITA'
I più giovani di sempre a vincere all'esordio in uno Slam
Michael Chang, Us Open 1987 – 15 anni, 6 mesi e 10 giorni
Jimmy Arias, Us Open 1980 – 16 anni e 10 giorni
Aaron Krickstein, Us Open 1983 – 16 anni e 28 giorni
Bernard Tomic, Australian Open 2009 – 16 anni, 2 mesi e 29 giorni
Kent Carlsson, Roland Garros 1984 – 16 anni, 4 mesi e 25 giorni
Boris Becker, Wimbledon 1984 – 16 anni, 7 mesi e 3 giorni
Larry Gottfried, Us Open 1976 – 16 anni, 8 mesi e 24 giorni
Todd Woodbridge, Australian Open 1988 – 16 ann, 9 mesi e 9 giorni
Mats Wilander, Wimbledon 1981 – 16 anni e 10 mesi
Thierry Tulasne, Roland Garros 1980 – 16 anni, 10 mesi e 11 giorni
John Alexander, Roland Garros 1968 – 16 anni, 10 mesi e 26 giorni
Rafael Nadal, Wimbledon 2003 – 17 anni e 20 giorni
Dinu Pescariu, Roland Garros 1991 – 17 anni, 1 mese e 15 giorni
Jared Palmer, US Open 1988 – 17 anni, 1 mese e 27 giorni
Buster Mottram, Wimbledon 1972 – 17 anni, 2 mesi e 1 giorno
Craig Miller, Australian Open 1979 – 17 anni, 2 mesi e 6 giorni