Alize Cornet sembra tornata a qualche anno fa, quando arrivava in finale a Roma e si portava a ridosso delle top-10. Supera senza patemi Agnieszka Radwanska, seppellendola di palle corte. Adesso sfida Caroline Garcia (emersa per un pelo contro la Hsieh). Il rancore per i fatti di Fed Cup è ancora vivo: per chi tiferanno i francesi?

Il pubblico francese non potrà più nascondersi. Lunedì, infatti, andrà in scena un derby per un posto nei quarti del Roland Garros: Alize Cornet contro Caroline Garcia. Due caratteri diversi, due modi opposti di intendere lo spirito di squadra. I fatti sono noti: la Garcia ha scelto di non giocare la Fed Cup per il 2017, poi in futuro…chissà. Le altre giocatrici l'hanno presa male: l'asse Mladenovic-Cornet sembra decisamente compatto. Ci saranno, dunque, ragioni extra-tennistiche in match dove le due arrivano in condizioni diverse. La Garcia ha sofferto le pene dell'inferno per battere Su Wei Hsieh: la taiwanese si era trovata avanti 3-1 nel terzo, poi di nuovo 6-5 e servizio. Alla fine, la transalpina l'ha spuntata per 6-4 4-6 9-7. Diverso il percorso della Cornet, che sta abbattendo come birilli giocatrici meglio piazzate di lei. Prima Barbora Strycova, poi Agnieszka Radwanska in una partita a senso unico, un terrificante 6-2 6-1 che rilancia le azioni di una ragazza che a 19 anni era salita al numero 11 WTA. Si pensava che potesse essere lei, ancor prima di Caroline Wozniacki e Petra Kvitova, la prima top-10 nata negli anni 90. La storia ha detto altro, ma la Cornet attuale è la migliore di sempre. E pensare che sul 3-1 nel primo set, dopo aver sbagliato un servizio, si è rivolta quasi in lacrime verso il suo clan. Niente paura: ha continuato a giocare bene ed è stata implacabile nei turni di risposta. In tutta la partita, la Radwanska non ha mai tenuto il servizio. E allora, forse, è lecito sognare. Gliel'hanno chiesto, ma lei preferisce evitare i voli pindarici. “E' dura vincere uno Slam, anche se manca Serena. Ovviamente, quando ho visto il tabellone, ho avuto la sensazione che tutto fosse aperto. Ma ci sono sette match da giocare contro avversarie molto forti. Non guardo avanti, gioco partita dopo partita”.

IL RANCORE DELLA GARCIA
La Cornet versione Roland Garros ha un'arma in più: la palla corta. Approfittando delle difficoltà della Radwanska negli spostamenti, l'ha ubriacata di smorzate. “E' sempre stata parte del mio gioco, soprattutto negli ultimi anni. Sulla terra funziona molto bene. L'avevo utilizzata molto nei primi match, oggi credo di aver raccolto otto punti su dieci”. A 27 anni di età, la Cornet spera che tutto questo possa essere l'inizio di una nuova carriera, ma oggi l'attenzione è tutta verso il derby transalpino. “Non sarà facile giocare contro una francese, ma credo che abbiamo entrambe l'esperienza necessaria. Non credo che il pubblico si schiererà apertamente verso l'una o verso l'altra. Ma di sicuro io avrò il sostegno del mio team, che è la cosa più importante”. Tuttavia, quando c'è da parlare del rapporto con la Garcia, si irrigidisce. “Abbiamo mantenuto una buona relazione, ma nulla di più. Non abbiamo trascorso molto tempo insieme. Penso che non sia un rapporto troppo buono. Credo che lei possa avere un po' di rancore verso di noi. Non è pronta per parlarmi, quindi non penso sia giusto discutere ora. Spero che un giorno lo farà, e io sono paziente. Capisco che tutta la storia possa averla sconvolta, ma io sono abbastanza aperta. Credo che sia solo una questione di tempo per parlare in modo aperto e sincero”. Insomma, il rapporto non è un granché. E siamo curiosi di capire da che parte si schiereranno i francesi. Dovessimo scommettere, diremmo la Cornet. E' facile sostenere chi non ha mai detto no alla nazionale.

ROLAND GARROS DONNE – Terzo Turno
​Alize Cornet (FRA) b. Agnieszka Radwanska (POL) 6-2 6-1
Caroline Garcia (FRA) b. Su Wei Hsieh (TPE) 6-4 4-6 9-7