Italia-Cile dovrebbe giocarsi su un impianto sulla Rotonda Diaz di Napoli. Manca ancora l’OK della sovrintendenza ai beni culturali. Abbonamenti da 50 a 100 euro.
Il filmato in cui viene presentato il progetto per Italia-Cile
Di Riccardo Bisti – 16 luglio 2012
Mancano due mesi a Italia-Cile, ma a Napoli è già “febbre-Davis”. La Federtennis ha assegnato alla città partenopea lo spareggio in cui gli azzurri massacreranno il disastrato Cile e manterranno un posto nel World Group per il secondo anno consecutivo. Un incontro dal valore agonistico pressochè nullo, ma basta pronunciare la parola “Davis” per scatenare l’entusiasmo dei napoletani. E’ già iniziata la prevendita, anche se non è ancora certa al 100% la sede dell’incontro. Ciononostante, sono già stati venduti 400 abbonamenti per un Arena che dovrebbe contenere circa 4.000 posti a sedere. L’architetto Fabio Casalini ha partorito un progetto interessante e suggestivo: l’impianto sorgerà sulla Rotonda Diaz, sul lungomare di Napoli, e sarà un Arena a “ferro di cavallo” con le tribune su tre lati, lasciando scoperto quello con vista mare. Uno spettacolo incantevole. La Davis, in fondo, non è nuova a impianti insoliti. Giusto per citarne alcuni, si ricorda lo Stadio Olimpico di Siviglia per due finali, il Prater di Vienna per un Austria-Stati Uniti, l’hangar dell’aeroporto di Vienna per Austria-Francia, il campo adiacente allo Stadio Monumental di Buenos Aires per alcune partite dell’Argentina, le varie Plazas de Toros utilizzate in Spagna…La Davis sul lungomare darebbe un valore aggiunto a un match senza grosso appeal. La Commissione Edilizia del Comune di Napoli ha dato l’ok al progetto, ma manca ancora il via libera della Sovrintendenza ai Beni Culturali, presieduta da Stefano Gizzi. “Ho ricevuto il progetto solo venerdì scorso. Lo esamineremo e valuteremo, non escludo di dare l’assenso. Ho chiesto alta qualità, trasparenza, compatibilità ambientale e massima reversibilità”. Ovviamente, l’impianto verrà smontato dopo il weekend di gara (14-16 settembre). Lo stesso Gizzi ha spiegato che l’Arena potrebbe essere spostata da Rotonda Diaz a Viale Dhorn per non avere la visuale oscurata. Si è anche ventilata l’opportunità di spostare la Davis in un altro quartiere.
L’ultima volta che la Napoli ha ospitato la Coppa Davis risale al 1995. Si giocò dentro il Tennis Club Napoli, dove vennero montate alcune tribune supplementari. Gli azzurri guidati da Adriano Panatta batterono la Repubblica Ceca priva di Korda e Novacek. Dopo la sconfitta di Gaudenzi contro Daniel Vacek, la rimonta partì con la bella vittoria di Renzo Furlan su Slava Dosedel (all’epoca top 30 ATP). Brandi e Pescosolido vinsero il doppio, poi Gaudenzi siglò il 3-1 battendo Dosedel. Dopo quel match ci fu un’aspra polemica tra Andrea Gaudenzi e l’allora presidente federale Paolo Galgani sui premi destinati ai giocatori. A distanza di 17 anni, a Napoli si presenterà un Cile privo di Fernando Gonzalez e con Nicolas Massu a fine carriera. Il numero 1 cileno, Paul Capdeville, ha appena perso contro Bolelli e Bastad. E lo scorso anno cedette a Starace sul cemento di Santiago. I cileni non hanno speranze, anche se il neocapitano Belos Prajoux (riserva del team finalista nel 1976) ha detto che “Agli italiani non farebbe piacere trovare un Massu al top della forma”. Vinceremo senza problemi. Lascia perplessi il costo dei biglietti: l’abbonamento per la tribuna inferiore costerà 90 euro (più 9 di prevendita), mentre quella superiore costerà 60 (più 6). I ragazzi da 5 a 12 anni pagheranno 49,50 euro tutto compreso. Gli allievi delle Scuole SAT, invece, non dovranno sostenere i costi di prevendita. I costi per la singola giornata (disponibili dal 3 settembre) oscilleranno tra i 22 e i 44 euro. Non sono cifre popolari, ma il Tennis Club Napoli non ha potuto fare altrimenti: il Comune di Napoli non sborserà un euro, così i costi dell’intera operazione saranno a carico del Club organizzatore. Il progetto Davis costerà 380.000 euro, di cui 150.000 per l’allestimento dell’impianto. A parte la sponsorizzazione di BNL, il circolo spera di recuperare l’investimento con gli introiti dei biglietti.
Resta da sciogliere il dubbio legato alla Sovrintendenza, ma la sensazione è che alla fine verrà dato il via libera per l’impianto a Rotonda Diaz. La FIT sta premendo affinchè il campo sia pronto per la terza settimana di agosto: l’inizio dei lavori è previsto per il 6 agosto e i lavori dovrebbero durare un paio di settimane. Il campo verrà realizzato dalla stessa società che prepara la terra rossa per gli Internazionali d’Italia, mentre l’arena sarà costruita da chi vincerà l’appalto.
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