Un breve comunicato apparso sui canali sociali dell’ITF ha dato la notizia che il ricorso avanzato da Kosmos non finirà sul tavolo del CAS di Losanna: una “risoluzione amichevole” ha posto la parola fine al procedimento

Un breve comunicato apparso sui canali Social dell’ITF ha diffuso una notizia ignorata dai più, ma che per le parti coinvolte rappresenta la chiusura di quella che in soldoni si potrebbe definire una “patata bollente”. Notizia di ieri è infatti che il ricorso presentato da Kosmos – la società dell’ex calciatore Gerard Pique – ai danni della Federazione internazionale è stato bloccato da un accordo extra-giudiziale, impedendo così che la vicenda finisse sul tavolo del CAS di Losanna. Di seguito il comunicato trasmesso: “Kosmos e la Federazione Internazionale hanno raggiunto una risoluzione amichevole riguardo a precedenti disaccordi contrattuali sull’organizzazione della Coppa Davis. Entrambe le organizzazioni si augurano reciprocamente fortuna per i loro progetti futuri”.
Per capire il contesto occorre fare un breve salto temporale, e tornare al 2018 quando Kosmos firmò un accordo di 25 anni per organizzare e co-gestire la Coppa Davis. I risultati di questo accordo sancito con la Federazione Internazionale sono, tristemente, ben noti, con la più antica competizione sportiva nazionali a squadre che è stata completamente deturpata e ridotta a un format che in alcun modo rende onore alla sua storia. Non solo l’abolizione dei match 3 su 5 ma anche l’introduzione della fase ai gironi e l’idea di far disputare i match in campo neutro, con il risultato di palazzetti completamente vuoti e senza alcun tipo di tifo al seguito che è sotto gli occhi di tutti. Per questo nel gennaio del 2023 l’ITF ha annunciato la rottura dell’accordo precedentemente stipulato, con conseguente ricorso presentato da Kosmos per la risoluzione ingiustificata del contratto oltre che per danni alla società. Oltre agli effetti più prettamente sportivi, la vicenda chiaramente nasconde anche un lato economico non trascurabile, con Kosmos che ai tempi della stipula degli accordi aveva promesso un investimento complessivo di 3 miliardi di dollari, circa 120 milioni all’anno.
I comunicato diffuso dall’ITF nella giornata di ieri racconta invece di come le parti abbiano raggiunto un accordo extra-giudiziale, con i dettagli e i termini dello stesso che sono tuttavia riservati. Come è noto a partire da quest’anno il formato della competizione è stato parzialmente rivisto, con la fase a gironi abolita e le sfide in casa-trasferta che sono state reintrodotte, e che già ha prodotto diverse situazioni che hanno suscitato interesse (vedi Bergs che sospinto dalla folla travolge Garin al cambio campo). La sensazione è che l’antico formato della competizione probabilmente non potrà mai rivivere – complice anche un calendario che ormai lo rende inattuabile – ma si è per lo meno arrivati alla fine di un contenzioso legale che si trascinava ormai da oltre due anni.