Alla Plaza de Toros di Valencia la Spagna ribalta l'1-2 in favore della Germania, e conquista la semifinale. Nadal pareggia i conti superando facilmente Zverev, poi un Ferrer d'annata regala la semifinale ai suoi dopo cinque set di maratona con Kohlschreiber, pieni di rischi ed emozioni. Saranno loro gli avversari della Francia, in trasferta. Croazia-Stati Uniti l'altra semifinale.Dal 1987 al 2018, dalla Germania alla… Germania. Erano da ben 31 anni che la Spagna di Coppa Davis non si trovava costretta, in casa, a ribaltare un passivo di 2-1 nell’ultima giornata. Al tempo a completare rimonta e sorpasso ci pensarono Emilio Sanchez e Sergio Casal, al Real Tenis Club di Barcellona, mentre stavolta, alla Plaza De Toros di Valencia, ce l’ha fatta la nazionale “vintage” di Rafael Nadal e David Ferrer, come se per l’armada giallorossa il tempo si fosse fermato. Erano stati loro due, nel 2011 a Siviglia, a regalare alla Spagna la sua ultima Insalatiera, e sono di nuovo loro a gettare le basi di un nuovo titolo, che – specie se Nadal dovesse giocare anche in semifinale (ed eventualmente in finale) è tutt’altro che impossibile. La sensazione della vigilia si è rivelata corretta: l’impresa di Struff/Puetz nel doppio aveva dato ai tedeschi un vantaggio davvero insperato, ma il pronostico vedeva comunque la Spagna favorita, e il campo l’ha confermato. Nadal ha firmato il 2-2 battendo Alexander Zverev, che in futuro diventerà un grandissimo e ha già nel palmarés titoli e benedizioni di spessore, ma non è ancora pronto per vincere certe partite. Battere Nadal sulla terra, al meglio dei cinque set, è roba per pochissimi (o nessuno), e il 6-1 6-4 6-4 con cui “Rafa” ha ridato la parità alla Spagna la dice fin troppo lunga. Il numero uno del mondo ha subito messo in guardia il tedesco con una partenza bruciante e poi è sempre stato in vantaggio, chiudendo il week-end del rientro alle competizioni senza cedere nemmeno un set. Contro Kohlschreiber era scontato, contro Zverev non lo era affatto, invece Nadal ha subito confermato di essere già in grandi condizioni, pronto a replicare – e perché no migliorare – la splendida stagione sul rosso di dodici mesi fa, con le vittorie a Monte Carlo, Barcellona, Madrid e la “decima” al Roland Garros.FERRER COMPLETA L’OPERA
Sul 2-2 si pensava che Sergi Bruguera potesse dare spazio a Roberto Bautista-Agut, invece il capitano ha scelto di dare di nuovo fiducia a David Ferrer, malgrado la severa bocciatura rimediata al venerdì dal 36enne di Javea. Una scelta che, nonostante tantissime difficoltà, si è rivelata corretta. Nel duello fra veterani contro Philipp Kohlschreiber, “Ferru” l’ha spuntata per 7-6 3-6 7-6 4-6 7-5, confermando di avere molto meno tennis rispetto a un tempo, ma anche di non aver perso la grinta che l’ha reso uno dei migliori terraioli dell’ultimo decennio. Lo smalto non è più quello di una volta, tanto che Kohlschreiber è riuscito a trascinarlo al quinto set e a mettere parecchia paura ai padroni di casa, ma nei momenti veramente delicati il più forte è stato lui. Come nel terzo set, quando Kohlschreiber ha servito sul 5-4 e poi è stato avanti 3-0 nel tie-break, ma l’ex numero 3 del mondo l’ha prima ripreso e poi superato, chiudendo il set con un fortunoso nastro vincente, che ha fatto scattare in piedi un determinatissimo Rafael Nadal. E poi di nuovo in avvio di quinto set, dopo che i fantasmi delle difficoltà dei mesi scorsi gli sono costati il quarto, senza un vero perché. Invece di accusare la mazzata psicologica, dopo il cambio campo Ferrer saltellava come se fosse in campo da venti minuti, e non da poco meno di quattro ore. Il break conquistato in avvio di quinto ne è stata la conseguenza, ed è bastato per far volar via la fatica e dargli nuovo entusiasmo, ma per battere il Kohlschreiber di oggi serviva di più. A sorpresa il tedesco è rientrato in partita, e sul 4-4 del quinto set ha avuto due palle-break per andare a servire per il match. Ma Ferrer si è salvato, e una volta scampato il pericolo il break decisivo l’ha trovato lui sul 5-5, facendo esplodere la festa. A settembre gli spagnoli faranno visita alla Francia.CROAZIA-STATI UNITI L’ALTRA SEMIFINALE
Nella parte bassa del tabellone, invece, la semifinale vedrà gli Stati Uniti far visita alla Croazia, dopo due match senza troppa storia. A Nashville gli States hanno archiviato la pratica Belgio già nel doppio, con la coppia Harrison/Sock che ha completato il lavoro iniziato in singolare da Isner e Querrey, superando per 5-7 7-6 7-6 6-4 gli specialisti Gille/Vliegen e restituendo al team capitanato da Jim Courier una semifinale che mancava dal 2011. Alla Varazdin Hall, invece, la splendida prestazione di Mikhail Kukushkin al venerdì (quando ha sconfitto Borna Coric) ha permesso al Kazakhstan di arrivare all’ultima giornata con ancora qualche speranza, ma Marin Cilic le ha polverizzate in fretta. Nel duello fra i numeri uno, il finalista dell’ultimo Australian Open ha passeggiato dall’inizio alla fine, rifilando a Kukushkin un triplice 6-1, di gran lunga il risultato più a senso unico dell’intero week-end del Gruppo Mondiale.
SPAGNA-GERMANIA 3-2
Plaza de Toros, Valencia, terra rossa outdoor
Alexander Zverev (GER) b. David Ferrer (ESP) 6-4 6-2 6-2
Rafael Nadal (ESP) b. Philipp Kohlschreiber (GER) 6-2 6-2 6-3
Struff/Puetz (GER) b. Lopez/Lopez (ESP) 6-3 6-4 3-6 6-7 7-5
Rafael Nadal (ESP) b. Alexander Zverev (GER) 6-1 6-4 6-4
David Ferrer (ESP) b. Philipp Kohlschreiber (GER) 7-6 3-6 7-6 4-6 7-5
CROAZIA-KAZAKHSTAN 3-1
Varazdin Arena, Varazdin, terra rossa indoor
Marin Cilic (CRO) b. Dmitry Popko (KAZ) 6-2 6-1 6-2
Mikhail Kukushkin (KAZ) b. Borna Coric (CRO) 3-6 7-6 6-4 6-2
Dodig/Mektic (CRO) b. Nedovyesov/Khabibulin (KAZ) 6-7 6-4 6-4 6-2
Marin Cilic (CRO) b. Mikhail Kukushkin (KAZ) 6-1 6-1 6-1
STATI UNITI-BELGIO 3-0
Curb Event Center, Nashville, cemento indoor
John Isner (USA) b. Joris De Loore (BEL) 6-3 6-7 7-6 6-4
Sam Querrey (USA) b. Ruben Bemelmans (BEL) 6-1 7-6 7-5
Harrison/Sock (USA) vs Gille/Vliegen (BEL) 5-7 7-6 7-6 6-4
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