di Gabriele RivaNon è bastato il bel successo di Andreas Seppi in cinque set su Marin Cilic, non è bastato il buon stato di forma di Simone Bolelli
di Gabriele Riva

Non è bastato il bel successo di Andreas Seppi in cinque set su Marin Cilic, non è bastato il buon stato di forma di Simone Bolelli. Non è bastato per battere Mario Ancic, ex numero 7 del mondo, e non è bastato per vincere e per evitare lo spareggio C di settembre (a proposito, in casa contro la Lettonia di Gulbis e poco altro). Ma è bastato per lasciare Dubrovnik a testa alta con la consapevolezza di avere due singolaristi solidi e che possono dire la loro anche in Coppa Davis e anche su superfici per noi storicamente avverse. La differenza l’ha fatta il doppio, e l’ha fatta Mario Ancic. E non è solo un modo di dire, perché dopo il successo in oltre quattro ore di match di Andreas Seppi su Cilic, ha deciso lui gli esiti dell’incontro. Lo ha fatto giocando sempre ai suoi livelli, un servizio praticamente ingiocabile che ha lasciato solo le briciole al nostro. Situazione delicata, due a due in casa, match decisivo e partenza da favorito con l’avversario che due giorni prima ha battuto il tuo numero 1: ma il braccio di Ancic non ha mai tremato, anzi è andato via sempre liscio e veloce a chiudere un incontro, che scontato non era, in tre set.

E’ arrivata la sconfitta dunque, ma con essa c’è pure la consapevolezza di avere una squadra che se la può giocare con chiunque. Lo diceva Barazzutti, e non proprio tutti gli credevano, e invece è così. Il futuro non ci riserva un impegno improbo per stare lì, e non risprofondare in una serie che non ci compete. Da lì, e da Dubrovnik, bisogna ripartire.    

PARTITA PER PARTITA
CROAZIA – ITALIA 3-2
Venerdì
Bolelli b. Karlovic 7-6 6-3 6-4
Ancic b. Seppi 6-2 6-4 7-5

Sabato
Ancic/Cilic b. Bolelli/Starace 7-6 6-4 1-6 6-3

Domenica
Seppi b. Cilic 6-7 6-4 6-4 6-7 6-1
Ancic b. Bolelli 6-4 6-4 6-2