COPPA DAVIS – Il mancino di Mar del Plata non ha recuperato da un problema al tendine del ginocchio sinistro, rimediato nella maratona australiana con Karlovic. Lo sostituirà Carlos Berlocq: in Coppa Davis ha vinto alcuni dei suoi match migliori, ma difficilmente scenderà in campo in singolare.
La Naciòn, uno dei più noti quotidiani argentini, ha definito l’Italia “un rival que no se intimida”: un avversario che non si fa intimidire. I nostri hanno già vinto in Argentina tre anni fa, e i padroni di casa sanno bene di non aver tra le mani un team in grado di far paura. Senza gli eroi del titolo di Zagabria devono accontentarsi di quello che resta: Leonardo Mayer, un Guido Pella che in Australia ha parlato di “bisogno di vacanze”, Diego Schwartzman che in Davis non ha mai vinto una partita e Carlos Berlocq. Inizialmente la scelta di Orsanic era ricaduta sul mancino Horacio Zeballos, reduce dalla maratona da record dell’Australian Open contro Ivo Karlovic, ma proprio le oltre cinque ore consecutive passate sul cemento di Melbourne Park hanno lasciato in eredità al 31enne di Mar del Plata un fastidio al tendine del ginocchio sinistro. Sperava di risolverlo in tempo, invece non è bastato nemmeno l’aiuto di Mariano Seara, il kinesiologo del team argentino. Il numero 68 della classifica mondiale non riesce ancora ad allenarsi liberamente, senza sentire dolore. Quindi ha dovuto rinunciare. Con Juan Monaco infortunato, e Facundo Bagnis mai preso in considerazione per la nazionale, il nome del sostituito è diventato scontato: Carlos Berlocq, numero 81 del mondo. “Charly”, prossimo a compiere 34 anni, in Davis ha una buona tradizione: ha battuto gente come Simon, Kohlschreiber e Seppi, portando al quinto set Jo-Wilfried Tsonga, ma l’ipotesi di vederlo in campo in singolare è piuttosto remota. Secondo gli argentini è già certo che giocherà in doppio, come già nella sfida del 2014 a Mar Del Plata. Tre anni fa giocò insieme a Eduardo Schwank, stavolta lo farà con Leonardo Mayer, diventato papà tre giorni fa del piccolo Valentino. I due formano una buona coppia e in Davis sono a due vittorie su due, ma Fognini e Bolelli restano un gradino avanti. Gli italiani sono arrivati a Buenos Aires nella giornata di domenica, iniziando gli allenamenti sulla terra del Parque Sarmiento. Giovedì la cerimonia del sorteggio, venerdì alle 15 il via agli incontri. L’Italia sembra favorita e può appellarsi anche alle statistiche: nei tre precedenti fra gli azzurri e i sudamericani la squadra in casa non ha mai vinto.
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