Sul “rosso” di Arzachena, azzurri a un passo dai play-offs. Fognini e Starace vincono, soffrendo e rimontando, in quattro set…

di Fabio Bagatella – foto Getty Images

 

Missione compiuta: sul "rosso" di Arzachena l'Italia conduce 2-0 sulla Slovenia al termine della prima giornata. I play-offs per tentare la scalata al World Group di Coppa Davis si avvicinano grazie ai successi, in rimonta e con l'immancabile sofferenza finale, di Fognini e Starace. Gli sloveni non demeritano, ma devono arrendersi alla maggior caratura degli azzurri.

 

Reduce da oltre un mese di stop per il problema muscolare che gli ha impedito di sfidare Novak Djokovic nei quarti di fianle del Roland Garros, Fabio Fognini non è al meglio, ma fatica forse più del previsto. Alla fine riesce comunque a piegare la resistenza di Grega Zemlja. Tra l'azzurro e lo sloveno ci sono oltre 100 posizioni del ranking ATP (Fognini è 38, Zemlja 139), tuttavia non si nota un gran divario. Anzi, l'avvio di match tutto dello sloveno: quando Fognini inizia a “ingranare”, Zemlja è già 4-0.

 

Perso il primo parziale 6-1, Fabio reagisce subito: anche il suo avversario lo aiuta "regalandogli" sostanzialmente il primo gioco della seconda partita. Il break operato dà fiducia all'azzurro che, pur continuando a non brillare, sbaglia meno. E' lo sloveno a divenire invece più falloso: Fognini, che ricorre spesso alla palla corta per destabilizzare un avversario sempre ben al di là della linea di fondo-campo, deve cancellare solo un break-ball nel quinto gioco. Poco dopo incamera 6-4 la seconda frazione.

 

Il terzo e quarto set sono speculari: Fabio breakka l'avversario nel primo game, ma si fa raggiungere sul 4-4. Nel nono gioco dei due parziali l'azzurro è però bravo a riprendersi il vantaggio perduto, complice anche uno sloveno che non mette mai la prima e raccoglie un punto nei due turni di battuta che risulteranno decisivi. Quando batte per il match Fognini soffre ancora, dovendo recuperare da 30-40, ma grazie a tre errori consecutivi di rovescio di Zemlja può legittimamente esultare. 1-6 6-4 6-4 6-4 lo score alla soglia delle tre ore.

 

La gioia finale per il punto conquistato è grande anche alla luce di una condizione così così: il nervosismo di Fabio durante parte del match (il giudice di sedia gli commina anche un warning nel terzo set per qualche parola di troppo, dopo avergli perdonato uno stizzito lancio di racchetta) la dice lunga sul tennis espresso dall'azzurro. Come ribadisce a fine match l'italiano: “quello che contava era vincere ed è andata bene così”.

 

Tra Potito Starace (52) e Blaz Kavcic (80) è tutt'altra partita: il livello tecnico e spettacolare è infatti decisamente maggiore rispetto alla prima sfida. Il numero uno sloveno – stabilmente tra i top 100 da inizio anno – si dimostra “osso” duro, ma alla lunga hanno la meglio l'esperienza e la maestria di Poto nel gestire i match di Davis che si giocano sul filo dell'equilibrio.

 

Primo parziale deciso tra settimo e ottavo gioco: Starace fallisce tre break-points per poi cedere il successivo servizio. Kavcic intasca 6-3 il set. Nella seconda frazione Poto scappa via subito, breakkando l'avversario nel quarto gioco: lo sloveno annulla lo svantaggio, ma cede nuovamente la battuta. Pur senza concedere break-balls, il finale di parziale non è una passeggiata: l'azzurro pareggia comunque i conti (6-3).

 

Anche la terza frazione si apre sotto il segno italiano: Starace strappa autorevolmente il servizio all'allievo di Voinea rimontando da 0-30. Il doppio fallo dello sloveno che consegna all'azzurro il doppio break (5-2) sa tanto di resa. Kavcic appare sempre più affaticato e meno lucido nelle scelte, mentre Potito viaggia sul velluto.

 

Quando lo sloveno è abbandonato anche dalla battuta, il break di Starace giunge puntuale già nel terzo game della quarta partita. Poto sale in fretta 5-2 e sembra fatta: Kavcic ha però un ultimo colpo di coda. Annulla una palla match sul 2-5 ed una seconda sul 3-5 (con un ace). Sul 4-5 si procura anche l'opportunità per rientrare clamorosamente in partita: Starace non trema e chiude 3-6 6-3 6-2 6-4 in poco più di tre ore.

 

Domani sarà la volta del doppio: Bracciali/Bolelli contro Gregorc/Zemlja, se non interverranno cambiamenti dell'ultimo momento. Per l'Italia di capitan Barazzutti sarà il primo di tre possibili match-points…

 


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