Era il 1998 quando l’Italia guidata da Paolo Bertolucci giocava la sua ultima finale di Coppa Davis. A distanza di venticinque anni, la sfida con la Serbia di Novak Djokovic può portare gli azzurri nuovamente all’ultimo atto della competizione
L’abbraccio di tutta la squadra al termine del match con l’Olanda, la forza di un gruppo compatto che ha saputo affrontare da squadra vera i momenti di difficoltà. Il successo in rimonta contro la nazionale olandese consente ai ragazzi guidati da Filippo Volandri di raggiungere per la diciannovesima volta le semifinali di Coppa Davis, che ci vedrà impegnati domani a partire dalle ore 12:00 contro la Serbia di Novak Djokovic.
Nei diciotto precedenti, sono solamente sette i successi della nazionale azzurra con l’ultima finale disputata nel 1998. Sulla terra rossa del Forum di Assago gli azzurri vengono sconfitti 4-1 dalla Svezia, con il primo drammatico match di singolare che vide uno stoico Andrea Gaudenzi ritirarsi solamente al tie-break del quinto set contro Magnus Norman, per via del problema alla spalla e di un tendine che sul più bello non ha retto.
La sfida con la Serbia è assai difficile da pronosticare, e molto si giocherà probabilmente sul primo match di singolare. Nella giornata di ieri è stato scelto Matteo Arnaldi come numero due: Matteo nonostante la sconfitta ha giocato una partita di livello, che tuttavia contro il numero due serbo potrebbe non bastare. Volandri potrebbe puntare su Lorenzo Sonego come secondo singolarista, soprattutto in ragione dell’ottima prestazione in doppio. Non solo dal punto di vista tecnico, ma anche come grinta e tenuta mentale. La scelta dell’altro Lorenzo, Musetti, appare invece difficile, visto l’ultimo periodo governato da più bassi che alti. Su Sonego permane la riserva fisica (problema all’inguine), ma basterebbe una rassicurazione del torinese per dare via libera alla scelta di capitan Volandri.
Serbia contro Italia sarà pero, inevitabilmente, anche Djokovic contro Sinner. Siamo al sesto confronto ufficiale tra i due – Djokovic avanti 4-1 nei precedenti – ma sarà addirittura il terzo nel corso delle ultime due settimane. A Torino il numero uno d’Italia ha trovato la prima vittoria contro il serbo, nel secondo match del Round Robin, salvo poi scontare quel successo con gli interessi in finale. Anche in questo caso fare dei pronostici non è semplice, considerato il livello altissimo che entrambi stanno mostrando in questo ultimo periodo e come hanno superato con facilità il primo impegno rispettivamente contro Griekspoor e Norrie.
Djokovic ha ribadito dopo il match contro la Gran Bretagna la grandissima stima che nutre nei confronti di Sinner, parole che si aggiungono a quelle pronunciate a Torino dove ha pronosticato un futuro da numero uno al mondo per l’altoatesino. La superficie di Malaga è leggermente più lenta di quella di Torino: per Sinner un campo rapido indoor rappresenta la situazione favorita; difficile però dire dove Djokovic non si trovi a suo agio.
Sinner dal canto suo non è assolutamente spaventato di incontrare nuovamente il numero uno al mondo, come ribadito in conferenza stampa subito dopo il match con l’Olanda. “Si, vorrei rigiocare con Djokovic anche in Coppa Davis, è importante per la mia crescita personale”. Non vuole porsi limiti l’altoatesino, e contro il serbo avrà nuovamente la possibilità di testare i propri limiti. I più forti vogliono giocare sempre contro i più forti per fare sempre qualcosa in più, come ci ha insegnato l’era dei “Big Three”.
In caso di pareggio dopo i due match di singolare, il doppio sarebbe ancora una volta ago della bilancia. La nazionale serba, così come quella italiana, non può contare su una coppia fissa da schierare e non ha particolari specialisti in squadra. Nelle formazioni iniziali di ieri era stato annunciato Dusan Lajovic in coppia con Djokovic, nonostante poi il match non si è disputato perché già deciso dopo i due singolari. Quasi certamente il serbo scenderà in campo, con uno tra Lajovic o Kecmanovic a fargli da spalla.
Per l’Italia invece quasi certamente ci sarà ancora spazio per Jannik Sinner, e non è escluso si riproponga la coppia con Sonego vista la grande intesa dei due ragazzi dentro e fuori dal campo.
Da capire infine come si schiererà il pubblico, che soprattutto nei match di Coppa Davis può spostare gli equilibri. A Malaga ci dovrebbe essere una prevalenza di tifosi azzurri, ma i tifosi serbi presenti promettono di non far mancare il loro sostegno alla propria nazionale.