Il tennista ligure spreca tre match point e cede al tiebreak del terzo contro l’olandese: azzurri costretti a vincere secondo singolare e doppio

L’Italia parte in salita la sua esperienza in Coppa Davis: Matteo Arnaldi cede a Botic Van de Zandschulp con il punteggio di 6-7(6) 6-3 7-6(7) dopo quasi tre ore di battaglia. Il sanremese ha avuto sulla racchetta ben tre match point nel tiebreak del terzo, non riuscendo a sfruttare le sue chance: adesso Jannik Sinner è obbligato a vincere contro Tallon Griekspoor così come coloro che scenderanno in campo nell’eventuale doppio decisivo.

Sono confermate le indiscrezioni della vigilia che vedono Matteo Arnaldi come numero due azzurro opposto a Botic Van de Zandschulp. Il match è particolarmente teso sin dall’inizio, con diversi errori da ambo le parti: la posta in palio è alta ed entrambi i giocatori sentono particolarmente il match. Non ci sono chance sui turni di battuta di entrambi, ma è sempre il tennista italiano a provare a comandare il gioco e a prendersi i punti, contro un avversario più impaurito di lui. Le prime chance di break sono per Arnaldi e sono due set point sul 5-4 grazie a un bellissimo passante incrociato di dritto. Proprio nel momento del bisogno l’olandese trova la prima di servizio che lo trascina al tiebreak. Tiebreak che è un po’ lo specchio di tutto il set, con diversi errori: l’azzurro dopo aver preso un mini-break di vantaggio, sbaglia un paio di volée e una smorzata. Il sanremese sul 5-6 annulla un set point giocando uno scambio coraggioso, tutto in spinta, finendo per perforare la difesa di Van de Zandschulp. Il neerlandese sbaglia due dritti, consegnando così meritatamente il primo set nelle mani di Arnaldi.

L’atteggiamento da parte di Arnaldi è sempre estremamente positivo: il secondo set parte con un game da 22 punti, tenuto da parte del giocatore italiano annullando ben quattro palle break. L’ennesima dimostrazione del carattere del numero 44 del mondo, sempre dentro la partita, pronto ad approfittare ogni errore del suo avversario, evidentemente impaziente e frustrato dopo il finale del primo set. I problemi per l’italiano sono soprattutto in risposta, poiché alla battuta nel secondo set Van de Zandschulp non concede neppure le briciole. Il primo ad avere un buco è Arnaldi che non ha grande aiuto dalla prima di servizio sul 3-4 e commette due errori dovuti alla fretta con il rovescio: questi costano il break. L’olandese è implacabile al servizio e trascina tutto al terzo set: appena due i punti persi alla battuta nel secondo parziale da parte del 28enne di Wageningen.

Nel terzo set l’inizio è negativo per Arnaldi che subisce break già nel terzo gioco: due pasticci nei pressi della rete, in particolare una volée sulla quale arriva con troppa foga, e un brutto errore con il dritto lungolinea. La partita è completamente cambiata, Van de Zandschulp è diventato un muro inscalfibile da fondocampo, trovando accelerazioni vincenti da tutte le posizioni. Quando sembrano finite le speranze, il sanremese recupera da 0-30 per tenere il game e salire 2-3 per poi controbrekkare e rientrare sul 3-3 con una risposta meravigliosa e un doppio fallo dell’olandese che offre la chance nel momento in cui sembrava in controllo. L’azzurro sale notevolmente anche nel rendimento al servizio, tenendo agevolmente i due turni successivi al contro-break. Sul 5-5 arrivano altri pericoli per Arnaldi: sotto rete commette altri due errori pesanti e deve fronteggiare una palla break, ma gioca con grande coraggio e spinta con il dritto a sventaglio. Si arriva quindi al secondo tiebreak di giornata: il primo strappo arriva per l’azzurro che scappa sul 4-2 con una bella progressione con il dritto. Ancora il dritto è decisivo per portare il sanremese sul 6-4 e a procurarsi due match point: sul primo serve bene l’olandese, sul secondo l’azzurro viene tradito dalla palla corta. Neanche il terzo match point è quello buono per l’italiano: Van de Zandschulp si salva con una bella prima esterna. Arnaldi sbaglia con il rovescio lungolinea in uscita dal servizio sul match point dell’olandese e cede così la contesa dopo quasi tre ore di battaglia.